Secondo Alessandro Mendini, la dimensione privata dell’abitare è uno dei contesti in cui si manifesta maggiormente la contraddittorietà insita nella società e nella cultura postmoderna di massa, che egli preferisce chiamare ‘neo-moderna’. Nel 1983, Mendini pubblica la raccolta Architettura Sussurrante, un disco che raccoglie brani musicali e di sound art creati a partire dai suoi scritti sul ‘cinismo abitativo’ e sulla ‘infelicità’ del progetto domestico. Prendendo spunto da questa singolare operazione discografica, si ripercorre l’evoluzione del pensiero critico del designer milanese, con particolare attenzione alla progettazione e al valore degli spazi abitativi e degli oggetti domestici. Il primo brano del disco, Casa Mia, include frammenti di Casa non casa, un editoriale pubblicato per la rivista “Modo” nel 1979. L’album, realizzato in collaborazione con i Matia Bazar, la compagnia teatrale Magazzini Criminali e altri artisti, viene ristampato nel 2019 con l’aggiunta del compact disc Extrasussurrante, contenente versioni precedentemente inedite e nuove rielaborazioni. Attraverso un’analisi storica e culturologica del percorso progettuale di Mendini e dei suoi scritti messi in musica, si offre una prospettiva critica sul rapporto tra la dimensione intima dell’ascolto e la messa in dubbio della funzione della casa che, da asset familiare, simbolico e di rifugio, si rivela portatrice di un minaccioso disincanto rispetto alla sfera privata dell’abitare. In anni recenti, Mendini tornerà nuovamente su questi temi cercando di offrire soluzioni per una casa più ‘emozionale’.

Il ‘cinismo abitativo’ nelle architetture sussurranti di Alessandro Mendini / G. Bottin. - In: COMPARATISMI. - ISSN 2531-7547. - 9:(2024), pp. 194-207.

Il ‘cinismo abitativo’ nelle architetture sussurranti di Alessandro Mendini

G. Bottin
2024

Abstract

Secondo Alessandro Mendini, la dimensione privata dell’abitare è uno dei contesti in cui si manifesta maggiormente la contraddittorietà insita nella società e nella cultura postmoderna di massa, che egli preferisce chiamare ‘neo-moderna’. Nel 1983, Mendini pubblica la raccolta Architettura Sussurrante, un disco che raccoglie brani musicali e di sound art creati a partire dai suoi scritti sul ‘cinismo abitativo’ e sulla ‘infelicità’ del progetto domestico. Prendendo spunto da questa singolare operazione discografica, si ripercorre l’evoluzione del pensiero critico del designer milanese, con particolare attenzione alla progettazione e al valore degli spazi abitativi e degli oggetti domestici. Il primo brano del disco, Casa Mia, include frammenti di Casa non casa, un editoriale pubblicato per la rivista “Modo” nel 1979. L’album, realizzato in collaborazione con i Matia Bazar, la compagnia teatrale Magazzini Criminali e altri artisti, viene ristampato nel 2019 con l’aggiunta del compact disc Extrasussurrante, contenente versioni precedentemente inedite e nuove rielaborazioni. Attraverso un’analisi storica e culturologica del percorso progettuale di Mendini e dei suoi scritti messi in musica, si offre una prospettiva critica sul rapporto tra la dimensione intima dell’ascolto e la messa in dubbio della funzione della casa che, da asset familiare, simbolico e di rifugio, si rivela portatrice di un minaccioso disincanto rispetto alla sfera privata dell’abitare. In anni recenti, Mendini tornerà nuovamente su questi temi cercando di offrire soluzioni per una casa più ‘emozionale’.
Settore PEMM-01/C - Musicologia e storia della musica
Settore PEMM-01/B - Cinema, fotografia, radio, televisione e media digitali
Settore ARTE-01/C - Storia dell'arte contemporanea
2024
11-dic-2024
https://www.ledijournals.com/ojs/index.php/comparatismi/article/view/2685
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