I grandi problemi della modernità e della globalizzazione che impattano sulle generazioni future abbracciano non solo le crisi ambientali, ma anche le crisi economico-finanziarie, quelle migratorie, l’incremento demografico, le crisi alimentari, quelle tecnologiche, le crisi energetiche e, per quanto più interessa ai nostri fini, le crisi pandemiche. Queste “crisi” condividono con il problema ambientale i medesimi caratteri, che sono propri dell’intero spettro delle tematiche intergenerazionali: globalità, varietà di concause, disconnessione spaziale e temporale tra causa ed effetto, carattere diffuso del danno, difficoltà di quantificare i pregiudizi, pluralità di aggressori e di vittime, incertezza della scienza, asimmetrie informative, intreccio con l’etica, rilevanza dell’innovazione tecnologica, difficoltà di individuare i centri decisionali più appropriati, necessità di apprestare risposte multiscalari e differenziate e di elaborare complesse strategie con orizzonti temporali non immediati, notevole impatto sui conti pubblici. Dinanzi alle crisi intergenerazionali (come la recente crisi pandemica determinata dalla diffusione del Covid-19), il giurista non può rimanere indifferente perché la loro gestione incide in misura significativa anche su questioni di equità e di giustizia. Occorre quindi approntare in favore dei decisori pubblici, collocati ai vari gradi dei differenti livelli ordinamentali, un omogeneo strumentario giuridico che rifletta la complessità di questi problemi e la peculiare profondità temporale delle scelte strategiche da compiere, anche e soprattutto ai fini di una loro sindacabilità giurisdizionale. Ecco allora l’emersione di un emergente e autonomo settore del diritto avente per oggetto le responsabilità e le relazioni intergenerazionali, che possa applicarsi alle grandi crisi della globalizzazione e della modernità. Il baricentro di questo settore del diritto è costituito (come accade nell’ambiente) dal dovere. Il suo fondamento è il principio dello sviluppo sostenibile ex art. 9, Cost., che esprime un canone di responsabilità intergenerazionale “anche al di là dell’ambiente”. Il suo statuto giuridico è formato da un corredo di principi generali, che nascono nel diritto dell’ambiente, sono espressione di doveri di solidarietà e costituiscono il riflesso e l’applicazione del principio dello sviluppo sostenibile, con il quale condividono il vincolo alla protezione delle generazioni future e la particolare attitudine espansiva oltre il settore ambientale.

Crisi pandemica e paradigma delle responsabilità intergenerazionali / P. Pantalone (COLLANA DEL DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA, ECONOMIA E SOCIOLOGIA / UNIVERSITÀ DEGLI STUDI MAGNA GRÆCIA DI CATANZARO). - In: Riflessioni sul diritto amministrativo che cambia / [a cura di] F. Astone, F. Manganaro, R. Rolli, F. Saitta, F. Tigano. - [s.l] : Giuffrè, 2024. - ISBN 978-88-288-6674-9. - pp. 33-64 (( Intervento presentato al 25. convegno Convegno tenutosi a Copanello nel 2023.

Crisi pandemica e paradigma delle responsabilità intergenerazionali

P. Pantalone
2024

Abstract

I grandi problemi della modernità e della globalizzazione che impattano sulle generazioni future abbracciano non solo le crisi ambientali, ma anche le crisi economico-finanziarie, quelle migratorie, l’incremento demografico, le crisi alimentari, quelle tecnologiche, le crisi energetiche e, per quanto più interessa ai nostri fini, le crisi pandemiche. Queste “crisi” condividono con il problema ambientale i medesimi caratteri, che sono propri dell’intero spettro delle tematiche intergenerazionali: globalità, varietà di concause, disconnessione spaziale e temporale tra causa ed effetto, carattere diffuso del danno, difficoltà di quantificare i pregiudizi, pluralità di aggressori e di vittime, incertezza della scienza, asimmetrie informative, intreccio con l’etica, rilevanza dell’innovazione tecnologica, difficoltà di individuare i centri decisionali più appropriati, necessità di apprestare risposte multiscalari e differenziate e di elaborare complesse strategie con orizzonti temporali non immediati, notevole impatto sui conti pubblici. Dinanzi alle crisi intergenerazionali (come la recente crisi pandemica determinata dalla diffusione del Covid-19), il giurista non può rimanere indifferente perché la loro gestione incide in misura significativa anche su questioni di equità e di giustizia. Occorre quindi approntare in favore dei decisori pubblici, collocati ai vari gradi dei differenti livelli ordinamentali, un omogeneo strumentario giuridico che rifletta la complessità di questi problemi e la peculiare profondità temporale delle scelte strategiche da compiere, anche e soprattutto ai fini di una loro sindacabilità giurisdizionale. Ecco allora l’emersione di un emergente e autonomo settore del diritto avente per oggetto le responsabilità e le relazioni intergenerazionali, che possa applicarsi alle grandi crisi della globalizzazione e della modernità. Il baricentro di questo settore del diritto è costituito (come accade nell’ambiente) dal dovere. Il suo fondamento è il principio dello sviluppo sostenibile ex art. 9, Cost., che esprime un canone di responsabilità intergenerazionale “anche al di là dell’ambiente”. Il suo statuto giuridico è formato da un corredo di principi generali, che nascono nel diritto dell’ambiente, sono espressione di doveri di solidarietà e costituiscono il riflesso e l’applicazione del principio dello sviluppo sostenibile, con il quale condividono il vincolo alla protezione delle generazioni future e la particolare attitudine espansiva oltre il settore ambientale.
Settore GIUR-06/A - Diritto amministrativo e pubblico
2024
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