The paper analyzes the scope of the guidelines formulated by the EU Commission regarding the compatibility of solo self-employed workers' freedom of collective bargaining with the discipline of market competition. It is noted how the Commission, in identifying the types of self-employed workers who may enjoy such freedom of bargaining, has adopted a "remedial" approach, looking for factual situations in which collective bargaining may serve a compensatory function for their eco-nomic dependence and/or contractual weakness. Such an approach marks a step forward in assessing in essentially balancing terms the relationship between competition law and collective bargaining law, rather than in terms of rule (the former) and exception (the latter) affirmed so far by the Court of Justice albeit in an evolutionary manner from the Albany to the FNV Kunsten judgment. It is underlined as a critical issue, however, the weakness of the Commission's chosen instrument of intervention, which commits only the Commission to observe its guidelines and not also the other EU institutions, or even the national antitrust authorities.

Il contributo analizza la portata degli orientamenti formulati dalla Commissione UE in merito alla compatibilità della libertà di contrattazione collettiva dei lavoratori autonomi individuali con la disciplina della tutela della concorrenza di mercato. Si rileva come la Commissione, nell’individuare le tipologie di lavoratori autonomi che possono godere di tale libertà di contrattazione, abbia sposato un approccio “rimediale”, ricercando le situazioni fattuali in cui la contrattazione collettiva possa assolvere una funzione di compensazione della loro dipendenza economica e/o debolezza contrattuale. Tale approccio segna un passo in avanti nel valutare in termini sostanzialmente di bilanciamento il rapporto tra diritto della concorrenza e diritto della contrattazione collettiva, piuttosto che in termini di regola (il primo) ed eccezione (il secondo), come affermato dalla Corte di Giustizia, sia pure in modo evolutivo, dalla sentenza Albany alla sentenza FNV Kunsten. Si segnala però quale criticità la debolezza dello strumento di intervento prescelto dalla Commissione, che impegna soltanto quest’ultima ad osservare i suoi orientamenti e non anche le altre istituzioni UE, né le autorità nazionali antitrust.

L’approccio rimediale della commissione UE alla tutela del diritto di contrattazione collettiva dei lavoratori autonomi / M. Pallini. - In: LAVORO, DIRITTI, EUROPA. - ISSN 2611-3783. - 2023:3(2023), pp. 1-14.

L’approccio rimediale della commissione UE alla tutela del diritto di contrattazione collettiva dei lavoratori autonomi

M. Pallini
2023

Abstract

The paper analyzes the scope of the guidelines formulated by the EU Commission regarding the compatibility of solo self-employed workers' freedom of collective bargaining with the discipline of market competition. It is noted how the Commission, in identifying the types of self-employed workers who may enjoy such freedom of bargaining, has adopted a "remedial" approach, looking for factual situations in which collective bargaining may serve a compensatory function for their eco-nomic dependence and/or contractual weakness. Such an approach marks a step forward in assessing in essentially balancing terms the relationship between competition law and collective bargaining law, rather than in terms of rule (the former) and exception (the latter) affirmed so far by the Court of Justice albeit in an evolutionary manner from the Albany to the FNV Kunsten judgment. It is underlined as a critical issue, however, the weakness of the Commission's chosen instrument of intervention, which commits only the Commission to observe its guidelines and not also the other EU institutions, or even the national antitrust authorities.
Il contributo analizza la portata degli orientamenti formulati dalla Commissione UE in merito alla compatibilità della libertà di contrattazione collettiva dei lavoratori autonomi individuali con la disciplina della tutela della concorrenza di mercato. Si rileva come la Commissione, nell’individuare le tipologie di lavoratori autonomi che possono godere di tale libertà di contrattazione, abbia sposato un approccio “rimediale”, ricercando le situazioni fattuali in cui la contrattazione collettiva possa assolvere una funzione di compensazione della loro dipendenza economica e/o debolezza contrattuale. Tale approccio segna un passo in avanti nel valutare in termini sostanzialmente di bilanciamento il rapporto tra diritto della concorrenza e diritto della contrattazione collettiva, piuttosto che in termini di regola (il primo) ed eccezione (il secondo), come affermato dalla Corte di Giustizia, sia pure in modo evolutivo, dalla sentenza Albany alla sentenza FNV Kunsten. Si segnala però quale criticità la debolezza dello strumento di intervento prescelto dalla Commissione, che impegna soltanto quest’ultima ad osservare i suoi orientamenti e non anche le altre istituzioni UE, né le autorità nazionali antitrust.
contrattazione; collettiva; concorrenza; lavoratori; autonomi; semidipendenti; commissione; europea
Settore GIUR-04/A - Diritto del lavoro
2023
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