Il cavallo nella protostoria dell’Italia settentrionale: aspetti archeozoologici e storico-culturali

This contribution aims to provide an overview of the published horse remains attested in Northern Italy from the ancient Bronze Age to Romanization. As is known, the horse played a significant role in ancient societies. However, there is a lack of updated synthesis work that analyses the zooarchaeological and cultural-historical aspects of protohistoric horses in Northern Italy. Given this background, the objectives of the intervention are primarily threefold: to identify one or more possible directions through which the horse was introduced to Northern Italy, also confirming, if possible, the hypotheses published so far regarding the chronology of its introduction; to understand its socio-economic and ideological implications; to carry out an estimation of the size variations of horses from the examined sites in an attempt to distinguish possible differences and/or affinities between different geographical and cultural compartments over time. The first step of the research involved data collection, which allowed the creation of a database, functional for the subsequent elaboration of distribution maps (GIS) of horse remains in the examined area. The study then continued with the analysis of withers heights, assuming those not known through osteometric comparisons of selected anatomical elements. The results obtained make it possible, albeit with caution due to the state of the findings, to outline an updated overview of the presence of the horse in Northern Italy from various points of view.

Il presente contributo propone una panoramica, condotta sull’edito, sui resti di cavallo attestati in Italia settentrionale dall’antica Età del Bronzo alla romanizzazione. Come noto, il cavallo ha rivestito un ruolo di grande rilievo nelle società antiche. Manca tuttavia un lavoro di sintesi aggiornato che analizzi gli aspetti archeozoologici e storico-culturali dei cavalli protostorici del Nord Italia. In relazione a questo, gli obiettivi dell’intervento sono principalmente tre: individuare una o più possibili direttrici attraverso cui il cavallo è stato introdotto in Italia settentrionale, confermando anche, possibilmente, le ipotesi formulate finora circa la cronologia effettiva della sua introduzione; comprenderne le implicazioni socio-economiche e ideologiche; eseguire una stima delle variazioni dimensionali dei cavalli provenienti dai siti esaminati per tentare di distinguere possibili differenze e/o affinità tra i diversi comparti geografici e culturali nel corso del tempo. Nel primo step della ricerca la raccolta dei dati ha permesso la creazione di un database, funzionale alla successiva elaborazione di carte di distribuzione (GIS) delle attestazioni dei resti equini nell’area esaminata. Lo studio è poi proseguito con l’analisi delle altezze al garrese, ipotizzando quelle non note attraverso confronti osteometrici di determinati elementi anatomici. I risultati ottenuti permettono, sia pure con le necessarie cautele dovute allo stato dei rinvenimenti, di delineare un quadro aggiornato sulla presenza del cavallo in Nord Italia sotto vari punti di vista.