Il contributo ripercorre, da un punto di vista storico-giuridico, il dibattito sull’esecuzione forzata dei provvedimenti di condanna a obblighi di fare infungibili, che si sviluppò in Italia negli anni Settanta e Ottanta del Novecento, nell’ambito del lento percorso di attuazione della Costituzione repubblicana. Il dibattito – che si svolse nella circolarità fra legislazione, dottrina e prassi – prese le mosse dalla constatazione dell’insufficienza delle forme di esecuzione forzata disciplinate dal libro terzo del c.p.c. del 1940 ad assicurare l’esecuzione degli obblighi di fare infungibili. In assenza di riforme legislative, spettò alla giurisprudenza – nel continuo dialogo con la dottrina – colmare le lacune dell’ordinamento, tentando di adeguare la disciplina dell’esecuzione forzata ai principi costituzionali. Fu soprattutto la materia del lavoro a fornire argomenti di discussione. Le riflessioni sull’esecuzione delle sentenze di condanna a obblighi di fare infungibili furono, infatti, sollecitate dai problemi applicativi posti dalla reintegrazione del lavoratore illegittimamente licenziato, prevista dall’art. 18 dello Statuto dei lavoratori.
Il dibattito sull'esecuzione degli obblighi di fare infungibili negli anni settanta e ottanta del Novecento fra attuazione della costituzione ed effettività della tutela / B. Riva - In: L'attuazione dei provvedimenti giurisdizionali / [a cura di] C. Amalfitano, F. Croci. - [s.l] : Giappichelli, 2024. - ISBN 9791221109672. - pp. 255-280
Il dibattito sull'esecuzione degli obblighi di fare infungibili negli anni settanta e ottanta del Novecento fra attuazione della costituzione ed effettività della tutela
B. Riva
2024
Abstract
Il contributo ripercorre, da un punto di vista storico-giuridico, il dibattito sull’esecuzione forzata dei provvedimenti di condanna a obblighi di fare infungibili, che si sviluppò in Italia negli anni Settanta e Ottanta del Novecento, nell’ambito del lento percorso di attuazione della Costituzione repubblicana. Il dibattito – che si svolse nella circolarità fra legislazione, dottrina e prassi – prese le mosse dalla constatazione dell’insufficienza delle forme di esecuzione forzata disciplinate dal libro terzo del c.p.c. del 1940 ad assicurare l’esecuzione degli obblighi di fare infungibili. In assenza di riforme legislative, spettò alla giurisprudenza – nel continuo dialogo con la dottrina – colmare le lacune dell’ordinamento, tentando di adeguare la disciplina dell’esecuzione forzata ai principi costituzionali. Fu soprattutto la materia del lavoro a fornire argomenti di discussione. Le riflessioni sull’esecuzione delle sentenze di condanna a obblighi di fare infungibili furono, infatti, sollecitate dai problemi applicativi posti dalla reintegrazione del lavoratore illegittimamente licenziato, prevista dall’art. 18 dello Statuto dei lavoratori.File | Dimensione | Formato | |
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