Introduzione: L’elongasi degli acidi grassi a catena molto lunga-1 (ELOVL1) è essenziale per l'allungamento degli acidi grassi ed è ampiamente espressa in numerosi tessuti, tra cui il sistema nervoso centrale (SNC). In particolare, è coinvolta nell'allungamento degli acidi grassi a catena molto lunga (VLCFA), essenziali per processi biologici che non possono essere detenuti dagli acidi grassi a catena corta, come la formazione della mielina. Varianti patogenetiche monoalleliche in ELOVL1 sono state descritte in solo due pazienti che presentavano una condizione caratterizzata da ittiosi, spasticità, nistagmo e ipomielinizzazione cerebrale, mentre una presentazione simile ma più severa è stata riportata in due pazienti con varianti bialleliche. Riportiamo il caso di una nuova paziente affetta da leucodistrofia correlata ad ELOVL1. Metodi: Sono stati sistematicamente raccolti i dati clinici riguardanti la gravidanza, il parto, l'età e i sintomi all'esordio, lo sviluppo psicomotorio e la diagnosi molecolare, nonché dati riguardanti le complicanze della malattia, l’evoluzione del quadro neurologico e l'eventuale insorgenza di crisi epilettiche. La paziente è stata sottoposto a Risonanza Magnetica (RMN) cerebrale, Elettroencefalogramma (EEG) e studio dei Potenziali Evocati Visivi (PEV), Somatosensoriali (PESS) e Uditivi (PEU), i risultati dei quali sono stati analizzati ed inclusi. Risultati: Il quadro clinico è risultato caratterizzato da ittiosi congenita, paraparesi spastica progressiva, nistagmo. Gli esami neurofisiologici hanno rivelato evidenza di rare anomalie focali all’EEG e ritardo nella conduzione centrale nei PEV, PESS e PEU. La RMN cerebrale ha rivelato anomalie della sostanza bianca sovratentoriale e sottotentoriale, in associazione ad assottigliamento del corpo calloso. L'analisi genetica ha identificato la variante patogenetica de novo p.Ser165Phe in ELOVL1. Conclusioni: Sebbene lo spettro dei difetti del catabolismo dei VLCFA sia ben documentato, ancora poco è noto in merito ai disturbi correlati alla biosintesi degli stessi. Questo studio sottolinea la necessità di considerare le mutazioni in ELOVL1 nella diagnostica differenziale di un bambino con anomalie della sostanza bianca, paraplegia spastica progressiva e ittiosi congenita e sottolinea l'importanza di approfondite indagini neuroradiologiche e genetiche nella diagnosi e comprensione di questo raro disturbo neurometabolico.
ELOVL1 nella biosintesi degli acidi grassi: studio di un paziente con una mutazione de novo / Y. Vaia, E. Mura, F. Bruschi, E. Bonaventura, C. Parazzini, D. Tonduti. ((Intervento presentato al 14. convegno Congresso Nazionale SIMMESN : 15-18 Ottobre tenutosi a Chieti ; Pescara nel 2024.
ELOVL1 nella biosintesi degli acidi grassi: studio di un paziente con una mutazione de novo
Y. Vaia;E. Mura;F. Bruschi;D. Tonduti
2024
Abstract
Introduzione: L’elongasi degli acidi grassi a catena molto lunga-1 (ELOVL1) è essenziale per l'allungamento degli acidi grassi ed è ampiamente espressa in numerosi tessuti, tra cui il sistema nervoso centrale (SNC). In particolare, è coinvolta nell'allungamento degli acidi grassi a catena molto lunga (VLCFA), essenziali per processi biologici che non possono essere detenuti dagli acidi grassi a catena corta, come la formazione della mielina. Varianti patogenetiche monoalleliche in ELOVL1 sono state descritte in solo due pazienti che presentavano una condizione caratterizzata da ittiosi, spasticità, nistagmo e ipomielinizzazione cerebrale, mentre una presentazione simile ma più severa è stata riportata in due pazienti con varianti bialleliche. Riportiamo il caso di una nuova paziente affetta da leucodistrofia correlata ad ELOVL1. Metodi: Sono stati sistematicamente raccolti i dati clinici riguardanti la gravidanza, il parto, l'età e i sintomi all'esordio, lo sviluppo psicomotorio e la diagnosi molecolare, nonché dati riguardanti le complicanze della malattia, l’evoluzione del quadro neurologico e l'eventuale insorgenza di crisi epilettiche. La paziente è stata sottoposto a Risonanza Magnetica (RMN) cerebrale, Elettroencefalogramma (EEG) e studio dei Potenziali Evocati Visivi (PEV), Somatosensoriali (PESS) e Uditivi (PEU), i risultati dei quali sono stati analizzati ed inclusi. Risultati: Il quadro clinico è risultato caratterizzato da ittiosi congenita, paraparesi spastica progressiva, nistagmo. Gli esami neurofisiologici hanno rivelato evidenza di rare anomalie focali all’EEG e ritardo nella conduzione centrale nei PEV, PESS e PEU. La RMN cerebrale ha rivelato anomalie della sostanza bianca sovratentoriale e sottotentoriale, in associazione ad assottigliamento del corpo calloso. L'analisi genetica ha identificato la variante patogenetica de novo p.Ser165Phe in ELOVL1. Conclusioni: Sebbene lo spettro dei difetti del catabolismo dei VLCFA sia ben documentato, ancora poco è noto in merito ai disturbi correlati alla biosintesi degli stessi. Questo studio sottolinea la necessità di considerare le mutazioni in ELOVL1 nella diagnostica differenziale di un bambino con anomalie della sostanza bianca, paraplegia spastica progressiva e ittiosi congenita e sottolinea l'importanza di approfondite indagini neuroradiologiche e genetiche nella diagnosi e comprensione di questo raro disturbo neurometabolico.Pubblicazioni consigliate
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