TRATTAMENTO CON ONDE D’URTO FOCALI IN PAZIENTE CON FRATTURA BIOSSEA DI GAMBA COMPLICATA DA PSEUDOARTROSI: DESCRIZIONE DI UN CASO CLINICO Edoardo Pisani (1) - Carlotta Casiraghi (2) - Alberto Cereda (3) - Carlo Domenico Ausenda (1) - Antonino Michele Previtera (4) - Laura Perucca (5) U.O. Riabilitazione Intensiva ad Alta Complessità, Ospedale San Carlo Borromeo - ASST Santi Paolo e Carlo, Milano, Italia (1) - Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa, Università degli Studi di Milano, Milano, Italia (2) - U.O.C. Cardiologia, Ospedale San Carlo Borromeo - ASST Santi Paolo e Carlo, Milano, Milano, Italia (3) - Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Milano, Milano, Italia (4) - Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute, Università degli Studi di Milano, Milano, Italia (5) Introduzione La terapia con onde d’urto focali (ESWT) si avvale di onde acustiche ad alta energia ed è applicata a un ampio ventaglio di condizioni morbose [1]. Le ESWT sono in grado di emettere impulsi ultrarapidi e di raggiungere gradienti pressori molto elevati esercitando un’azione meccanica diretta sui tessuti trattati. Con il termine di Pseudoartrosi si indicano quelle fratture che non consolidano tra i 4 e i 6 mesi. L’International Society for Medical Shockwave Treatment (ISMST) indica il trattamento con ESWT per le patologie da alterata guarigione dell’osso, come la pseudoartrosi. Il razionale dell’impiego delle ESWT nella pseudoartrosi risiede in un meccanismo biologico di attivazione neoangiogenetica, di proliferazione osteoblastica e di modulazione della produzione di fattori di crescita [2]. In letteratura tuttavia non vi è uniformità per quanto riguarda i protocolli di trattamento con onde d’urto focali nella pseudoartrosi. Materiali e Metodi Descriviamo il caso clinico di un paziente di 35 anni vittima di politrauma della strada, che ha riportato una frattura biossea esposta distale della gamba sinistra tipo Gustilo III. Dopo intervento di riduzione e sintesi con chiodo endomidollare il paziente è stato sottoposto a trattamento riabilitativo intensivo ambulatoriale. Il programma riabilitativo comprendeva esercizi di mobilizzazione attivo-assistita della caviglia sinistra, es. di rinforzo muscolare, es. propriocettivi e training del passo (3 sedute a settimana). Dopo circa 5 mesi dall’intervento è stato rivalutato per peggioramento del dolore e della zoppia, con rilievo radiografico di scarsa progressione dei fenomeni riparativi. E’ stato quindi prescritto al paziente un ciclo di terapia con onde d’urto focali, sotto puntamento ecografico, utilizzando il nostro protocollo sperimentale: una seduta a settimana per un totale di 12 sedute con i seguenti parametri (Energia= 0,45 mJ/mm2, Numero di colpi= 3500, Frequenza= 5 Hz). Risultati Alla visita di controllo a 3 mesi dopo l’ultima seduta con ESWT il paziente ha riferito una riduzione del dolore e un maggiore senso di stabilità dell’arto inferiore sinistro, con possibilità di effettuare salti sul posto e corsa. A 12 mesi dall’intervento è stata prescritta una TC della gamba sinistra di controllo con il seguente referto: "pressoché completamente consolidata la frattura con solo minima focale discontinuità corticale in sede posteriore”. L’articolarità della caviglia e la stenia in flesso-estensione plantare risultavano completamente recuperate, sovrapponibili a quelli dell'arto controlaterale. Conclusioni Questo case report descrive il trattamento riabilitativo di un paziente con frattura biossea esposta distale della gamba sinistra tipo Gustilo III, complicata da pseudoartrosi. La presa in carico riabilitativa intensiva e il trattamento con onde d’urto focali hanno favorito il consolidamento della frattura con conseguente miglioramento della stabilità e della qualità nel cammino in un paziente giovane con vita attiva. Bibliografia [1] Birnbaum K et al. Use of extracorporeal shock-wave therapy (ESWT) in the treatment of non-unions. A review of the literature. Arch Orthop Trauma Surg. 2002 Jul; 122(6):324-30. [2] Chao YH, Tsuang YH, Sun JS, Chen L, Chiang YF, Wang CC, et al. Effects of shock waves on tenocyte proliferation and extracellular matrix metabolism. Ultrasound Med Biol. 2008 May 1;34(5):841–52.

Trattamento con onde d'urto focali in paziente con frattura biossea di gamba complicata da pseudoartrosi: descrizione di un caso clinico / E. Pisani, C. Casiraghi, A. Cereda, C.D. Ausenda, A.M. Previtera, L. Perucca. ((Intervento presentato al 51. convegno Congresso Nazionale Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa : 12-15 Ottobre tenutosi a Bologna nel 2023.

Trattamento con onde d'urto focali in paziente con frattura biossea di gamba complicata da pseudoartrosi: descrizione di un caso clinico

C. Casiraghi
Writing – Review & Editing
;
C.D. Ausenda
Supervision
;
A.M. Previtera
Supervision
;
L. Perucca
Supervision
2023

Abstract

TRATTAMENTO CON ONDE D’URTO FOCALI IN PAZIENTE CON FRATTURA BIOSSEA DI GAMBA COMPLICATA DA PSEUDOARTROSI: DESCRIZIONE DI UN CASO CLINICO Edoardo Pisani (1) - Carlotta Casiraghi (2) - Alberto Cereda (3) - Carlo Domenico Ausenda (1) - Antonino Michele Previtera (4) - Laura Perucca (5) U.O. Riabilitazione Intensiva ad Alta Complessità, Ospedale San Carlo Borromeo - ASST Santi Paolo e Carlo, Milano, Italia (1) - Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa, Università degli Studi di Milano, Milano, Italia (2) - U.O.C. Cardiologia, Ospedale San Carlo Borromeo - ASST Santi Paolo e Carlo, Milano, Milano, Italia (3) - Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Milano, Milano, Italia (4) - Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute, Università degli Studi di Milano, Milano, Italia (5) Introduzione La terapia con onde d’urto focali (ESWT) si avvale di onde acustiche ad alta energia ed è applicata a un ampio ventaglio di condizioni morbose [1]. Le ESWT sono in grado di emettere impulsi ultrarapidi e di raggiungere gradienti pressori molto elevati esercitando un’azione meccanica diretta sui tessuti trattati. Con il termine di Pseudoartrosi si indicano quelle fratture che non consolidano tra i 4 e i 6 mesi. L’International Society for Medical Shockwave Treatment (ISMST) indica il trattamento con ESWT per le patologie da alterata guarigione dell’osso, come la pseudoartrosi. Il razionale dell’impiego delle ESWT nella pseudoartrosi risiede in un meccanismo biologico di attivazione neoangiogenetica, di proliferazione osteoblastica e di modulazione della produzione di fattori di crescita [2]. In letteratura tuttavia non vi è uniformità per quanto riguarda i protocolli di trattamento con onde d’urto focali nella pseudoartrosi. Materiali e Metodi Descriviamo il caso clinico di un paziente di 35 anni vittima di politrauma della strada, che ha riportato una frattura biossea esposta distale della gamba sinistra tipo Gustilo III. Dopo intervento di riduzione e sintesi con chiodo endomidollare il paziente è stato sottoposto a trattamento riabilitativo intensivo ambulatoriale. Il programma riabilitativo comprendeva esercizi di mobilizzazione attivo-assistita della caviglia sinistra, es. di rinforzo muscolare, es. propriocettivi e training del passo (3 sedute a settimana). Dopo circa 5 mesi dall’intervento è stato rivalutato per peggioramento del dolore e della zoppia, con rilievo radiografico di scarsa progressione dei fenomeni riparativi. E’ stato quindi prescritto al paziente un ciclo di terapia con onde d’urto focali, sotto puntamento ecografico, utilizzando il nostro protocollo sperimentale: una seduta a settimana per un totale di 12 sedute con i seguenti parametri (Energia= 0,45 mJ/mm2, Numero di colpi= 3500, Frequenza= 5 Hz). Risultati Alla visita di controllo a 3 mesi dopo l’ultima seduta con ESWT il paziente ha riferito una riduzione del dolore e un maggiore senso di stabilità dell’arto inferiore sinistro, con possibilità di effettuare salti sul posto e corsa. A 12 mesi dall’intervento è stata prescritta una TC della gamba sinistra di controllo con il seguente referto: "pressoché completamente consolidata la frattura con solo minima focale discontinuità corticale in sede posteriore”. L’articolarità della caviglia e la stenia in flesso-estensione plantare risultavano completamente recuperate, sovrapponibili a quelli dell'arto controlaterale. Conclusioni Questo case report descrive il trattamento riabilitativo di un paziente con frattura biossea esposta distale della gamba sinistra tipo Gustilo III, complicata da pseudoartrosi. La presa in carico riabilitativa intensiva e il trattamento con onde d’urto focali hanno favorito il consolidamento della frattura con conseguente miglioramento della stabilità e della qualità nel cammino in un paziente giovane con vita attiva. Bibliografia [1] Birnbaum K et al. Use of extracorporeal shock-wave therapy (ESWT) in the treatment of non-unions. A review of the literature. Arch Orthop Trauma Surg. 2002 Jul; 122(6):324-30. [2] Chao YH, Tsuang YH, Sun JS, Chen L, Chiang YF, Wang CC, et al. Effects of shock waves on tenocyte proliferation and extracellular matrix metabolism. Ultrasound Med Biol. 2008 May 1;34(5):841–52.
12-ott-2023
onde d'urto focali; psudoartrosi
Settore MEDS-19/B - Medicina fisica e riabilitativa
Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (SIMFER)
Comune di Bologna
https://www.chinesport.it/eventi/51-congresso-nazionale-simfer-2023/
Trattamento con onde d'urto focali in paziente con frattura biossea di gamba complicata da pseudoartrosi: descrizione di un caso clinico / E. Pisani, C. Casiraghi, A. Cereda, C.D. Ausenda, A.M. Previtera, L. Perucca. ((Intervento presentato al 51. convegno Congresso Nazionale Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa : 12-15 Ottobre tenutosi a Bologna nel 2023.
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