Hate speech can manifest itself through subtle (Faloppa, 2020), latent, and symbolic modalities that seem apparently harmless. The quietly performative and violent nature of this form of hate speech contributes to perpetuating marginalization, affecting women, LGBTQIA+ people, disabled people, racialized individuals, and so on. In this context, the intention is to adopt a pedagogical perspective from the margins (hooks, 1984), rooted in the standpoint of those who suffer the violent effects of this form of language and who claim spaces of self-determination, including through the choice of words by which they are identified and named. If language is one of the transversal components of education (Riva, 2004) and contributes to the signification of reality, then it is important to educate people and educate ourselves to use a broad language (Gheno, 2022) that respects the identity claims of all bodies and subjectivities.

I discorsi d’odio possono manifestarsi attraverso modalità sfuggenti (Faloppa, 2020), latenti e simboliche e, apparentemente, innocue. Il carattere sommessamente performativo e violento di quest’ultima forma di linguaggio d’odio concorre a perpetrare forme di marginalizzazione che colpiscono le donne, le persone LGBTQIA+, le persone con disabilità, le persone razzializzate e così via. In tale sede si intende assumere uno sguardo pedagogico ai margini (hooks, 1984), radicato nel punto di vista di chi subisce gli effetti violenti di questa forma di linguaggio e rivendica spazi di autodeterminazione, anche, attraverso la scelta delle parole con cui essere identificate e nominate. Se il linguaggio è una delle componenti trasversali dell’educazione (Riva, 2004) e concorre alla significazione della realtà, allora è fondamentale educare e educarsi all’uso di un linguaggio ampio (Gheno, 2023) che sia rispettoso delle istanze identitarie di tutti i corpi e le soggettività.

Parole, soggettività e possibilità: contrastare i discorsi d’odio a partire dai margini / S. COLLI VIGNARELLI. - In: Q-TIMES WEBMAGAZINE. - ISSN 2038-3282. - 16:4(2024 Nov 10), pp. 129-141. [10.14668/QTimes_16412]

Parole, soggettività e possibilità: contrastare i discorsi d’odio a partire dai margini

S. COLLI VIGNARELLI
2024

Abstract

Hate speech can manifest itself through subtle (Faloppa, 2020), latent, and symbolic modalities that seem apparently harmless. The quietly performative and violent nature of this form of hate speech contributes to perpetuating marginalization, affecting women, LGBTQIA+ people, disabled people, racialized individuals, and so on. In this context, the intention is to adopt a pedagogical perspective from the margins (hooks, 1984), rooted in the standpoint of those who suffer the violent effects of this form of language and who claim spaces of self-determination, including through the choice of words by which they are identified and named. If language is one of the transversal components of education (Riva, 2004) and contributes to the signification of reality, then it is important to educate people and educate ourselves to use a broad language (Gheno, 2022) that respects the identity claims of all bodies and subjectivities.
I discorsi d’odio possono manifestarsi attraverso modalità sfuggenti (Faloppa, 2020), latenti e simboliche e, apparentemente, innocue. Il carattere sommessamente performativo e violento di quest’ultima forma di linguaggio d’odio concorre a perpetrare forme di marginalizzazione che colpiscono le donne, le persone LGBTQIA+, le persone con disabilità, le persone razzializzate e così via. In tale sede si intende assumere uno sguardo pedagogico ai margini (hooks, 1984), radicato nel punto di vista di chi subisce gli effetti violenti di questa forma di linguaggio e rivendica spazi di autodeterminazione, anche, attraverso la scelta delle parole con cui essere identificate e nominate. Se il linguaggio è una delle componenti trasversali dell’educazione (Riva, 2004) e concorre alla significazione della realtà, allora è fondamentale educare e educarsi all’uso di un linguaggio ampio (Gheno, 2023) che sia rispettoso delle istanze identitarie di tutti i corpi e le soggettività.
discorsi d’odio; intersezionalità; linguaggio ampio; educazione;
Settore PAED-01/A - Pedagogia generale e sociale
10-nov-2024
https://www.qtimes.it/?p=language-subjectivities-and-possibilities-addressing-hate-speech-from-the-margin
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