Nelle collezioni del Museo campano di Capua sono conservate due maschere fittili che recano ben evidenziati gli occhi; esse appartengono a una classe diffusa soprattutto nel comparto centro italico e, tra i materiali votivi, sono state classificate con dubbi sulla loro effettiva caratterizzazione per quanto attiene al significato originario. Nell'articolo si propone una lettura che collega questa speciale classe di materiali ai santuari raggiunti dai pellegrini ed anche dai transumanti, laddove le maschere, piuttosto che collegabili agli occhi votivi fittili, sembrano rappresentare la presentificazione del vovente come sua abbreviazione nell'ambito delle dediche.
Due maschere votive fittili dai santuari dell'antica Capua (pellegrinaggio trasnsumante e/o la cura degli occhi?) / F. Chiesa (SIDERA). - In: Verbis ut imagine pingo : Studi in onore di Maurizio Harari / [a cura di] M. Gorrini, S. Paltineri, M. Di Fazio. - Roma : Quasar, 2024 Nov. - ISBN 9788854915251. - pp. 147-158
Due maschere votive fittili dai santuari dell'antica Capua (pellegrinaggio trasnsumante e/o la cura degli occhi?)
F. Chiesa
2024
Abstract
Nelle collezioni del Museo campano di Capua sono conservate due maschere fittili che recano ben evidenziati gli occhi; esse appartengono a una classe diffusa soprattutto nel comparto centro italico e, tra i materiali votivi, sono state classificate con dubbi sulla loro effettiva caratterizzazione per quanto attiene al significato originario. Nell'articolo si propone una lettura che collega questa speciale classe di materiali ai santuari raggiunti dai pellegrini ed anche dai transumanti, laddove le maschere, piuttosto che collegabili agli occhi votivi fittili, sembrano rappresentare la presentificazione del vovente come sua abbreviazione nell'ambito delle dediche.| File | Dimensione | Formato | |
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