La Direttiva 2008/99/CE ha segnato un importante passo avanti nel riconoscimento della protezione ambientale come obiettivo fondamentale del diritto penale, imponendo agli Stati membri l’obbligo di criminalizzare una serie di comportamenti dannosi per l’ambiente. Tuttavia, l’evoluzione delle minacce ambientali, così come l’espansione di una sempre più diffusa coscienza ambientale, hanno imposto una rivalutazione dell’efficacia del provvedimento comunitario. È così che a sedici anni dall’adozione di quest’ultimo, il Parlamento europeo ed il Consiglio hanno adottato la Direttiva 2024/1203 sulla tutela penale dell’ambiente, la quale mira a sostituire il procedente provvedimento definendo nuovi reati ambientali e armonizzando in ambito comunitario il livello delle sanzioni rivolte alle persone fisiche e, per la prima volta, anche alle persone giuridiche. Affrontata una breve analisi dei principi ispiratori della nuova Direttiva contenuti nel preambolo, si procederà, quindi, all’illustrazione delle principali novità contenute nel nuovo testo comunitario nel tentativo di fornire una visione d’insieme, evidenziando i principali elementi di forza, anche in vista di una sua trasposizione nel diritto italiano.
È ora di ripensare la tutela penale dell’ambiente? : Un nuovo intervento comunitario a sedici anni dalla Direttiva 2008/99/CE / D. Villani. - In: RIVISTA QUADRIMESTRALE DI DIRITTO DELL’AMBIENTE. - ISSN 2239-964X. - 2024:1(2024), pp. 11.370-11.395.
È ora di ripensare la tutela penale dell’ambiente? : Un nuovo intervento comunitario a sedici anni dalla Direttiva 2008/99/CE
D. VillaniPrimo
2024
Abstract
La Direttiva 2008/99/CE ha segnato un importante passo avanti nel riconoscimento della protezione ambientale come obiettivo fondamentale del diritto penale, imponendo agli Stati membri l’obbligo di criminalizzare una serie di comportamenti dannosi per l’ambiente. Tuttavia, l’evoluzione delle minacce ambientali, così come l’espansione di una sempre più diffusa coscienza ambientale, hanno imposto una rivalutazione dell’efficacia del provvedimento comunitario. È così che a sedici anni dall’adozione di quest’ultimo, il Parlamento europeo ed il Consiglio hanno adottato la Direttiva 2024/1203 sulla tutela penale dell’ambiente, la quale mira a sostituire il procedente provvedimento definendo nuovi reati ambientali e armonizzando in ambito comunitario il livello delle sanzioni rivolte alle persone fisiche e, per la prima volta, anche alle persone giuridiche. Affrontata una breve analisi dei principi ispiratori della nuova Direttiva contenuti nel preambolo, si procederà, quindi, all’illustrazione delle principali novità contenute nel nuovo testo comunitario nel tentativo di fornire una visione d’insieme, evidenziando i principali elementi di forza, anche in vista di una sua trasposizione nel diritto italiano.| File | Dimensione | Formato | |
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