Lo scopo del lavoro è illustrare gli aspetti clinici, genetici, sintomatologici e le problematiche diagnostiche e terapeutiche di questa malattia ereditaria. Gli Autori sottolineano l’importanza del ruolo dell’ortodontista nell’intervenire precocemente sin dalle prime fasi della manifestazione di questa patologia. La Displasia Ectodermica è una affezione ereditaria che ha origine nel corso della vita fetale, probabilmente verso il terzo e il quarto mese a causa di un arresto dello sviluppo di alcuni derivati ectodermici. E’ spesso difficile diagnosticare queste sindromi già nei primi mesi di vita solamente in base all’esame clinico del piccolo paziente. Nelle forme meno gravi sarà proprio l’Odontoiatra in collaborazione con il Pediatra a diagnosticare la malattia che sarà resa manifesta dalle alterazioni a carico del numero e della forma dei denti, delle ossa mascellari e delle creste alveolari. Il coinvolgimento sia della dentizione decidua, che di quella permanente, rappresenta una delle manifestazioni cliniche più severe di questa patologia. I risultati mettono in evidenza l’importanza della collaborazione e della consultazione interdisciplinare tra specialisti di differenti branche dell’odontoiatria, per ottenere migliori risultati a lungo termine. I bambini affetti da D.E. presentano deficit dentali spesso imponenti e gravi al punto da rendere necessaria e tempestiva una terapia riabilitativa sin dalle prime fasi della manifestazione di questa sindrome. Il trattamento Odontoiatrico precoce è finalizzato a migliorare diversi aspetti sia di tipo funzionale che estetico, quali: - Nutrizione: si tratta di organismi in crescita in cui un ripristino della funzione masticatoria comporta notevoli benefici per lo sviluppo e la crescita dell’individuo. - Fonesi: l’assenza di numerosi elementi dentali comporta inevitabilmente una alterazione dell’articolazione della parola e quindi numerosi suoni risultano alterati. - Fattori emotivi e psicologici: l’assenza o la riduzione degli elementi dentali accentua quella sensazione di diversità che il soggetto affetto da Displasia Ectodermica avverte nei confronti dei coetanei. Sono stati proposti alcuni punti di riferimento sulla condotta terapeutica da seguire: 1) Precocità di diagnosi e terapia 2) Programma di prevenzione e profilassi 3) Fase riabilitativa che segue lo sviluppo e la crescita ossea del paziente affetto 4) Soluzioni protesiche definitive tradizionali o con l’ausilio di impianti osteointegrati.
La Displasia Ectodermica: Sinergia multidisciplinare nella diagnosi precoce e nella gestione terapeutica. Case report / U. Garagiola, V. Ghiglione, E. Re. ((Intervento presentato al 10. convegno Congresso Nazionale del Collegio dei Docenti di Odontoiatria : 9-12 aprile tenutosi a Roma nel 2003.
La Displasia Ectodermica: Sinergia multidisciplinare nella diagnosi precoce e nella gestione terapeutica. Case report
U. Garagiola;
2003
Abstract
Lo scopo del lavoro è illustrare gli aspetti clinici, genetici, sintomatologici e le problematiche diagnostiche e terapeutiche di questa malattia ereditaria. Gli Autori sottolineano l’importanza del ruolo dell’ortodontista nell’intervenire precocemente sin dalle prime fasi della manifestazione di questa patologia. La Displasia Ectodermica è una affezione ereditaria che ha origine nel corso della vita fetale, probabilmente verso il terzo e il quarto mese a causa di un arresto dello sviluppo di alcuni derivati ectodermici. E’ spesso difficile diagnosticare queste sindromi già nei primi mesi di vita solamente in base all’esame clinico del piccolo paziente. Nelle forme meno gravi sarà proprio l’Odontoiatra in collaborazione con il Pediatra a diagnosticare la malattia che sarà resa manifesta dalle alterazioni a carico del numero e della forma dei denti, delle ossa mascellari e delle creste alveolari. Il coinvolgimento sia della dentizione decidua, che di quella permanente, rappresenta una delle manifestazioni cliniche più severe di questa patologia. I risultati mettono in evidenza l’importanza della collaborazione e della consultazione interdisciplinare tra specialisti di differenti branche dell’odontoiatria, per ottenere migliori risultati a lungo termine. I bambini affetti da D.E. presentano deficit dentali spesso imponenti e gravi al punto da rendere necessaria e tempestiva una terapia riabilitativa sin dalle prime fasi della manifestazione di questa sindrome. Il trattamento Odontoiatrico precoce è finalizzato a migliorare diversi aspetti sia di tipo funzionale che estetico, quali: - Nutrizione: si tratta di organismi in crescita in cui un ripristino della funzione masticatoria comporta notevoli benefici per lo sviluppo e la crescita dell’individuo. - Fonesi: l’assenza di numerosi elementi dentali comporta inevitabilmente una alterazione dell’articolazione della parola e quindi numerosi suoni risultano alterati. - Fattori emotivi e psicologici: l’assenza o la riduzione degli elementi dentali accentua quella sensazione di diversità che il soggetto affetto da Displasia Ectodermica avverte nei confronti dei coetanei. Sono stati proposti alcuni punti di riferimento sulla condotta terapeutica da seguire: 1) Precocità di diagnosi e terapia 2) Programma di prevenzione e profilassi 3) Fase riabilitativa che segue lo sviluppo e la crescita ossea del paziente affetto 4) Soluzioni protesiche definitive tradizionali o con l’ausilio di impianti osteointegrati.Pubblicazioni consigliate
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