La risarcibilità del danno morale (e del danno esistenziale) in caso di infortunio sul lavoro o malattia professionale

The Employment Section of the Italian Supreme Court has affirmed the right of workers who suffer a heart attack due to "overwork", making them unable to perform their duties, to receive compensation for non-pecuniary damages. These damages are to be assessed for both internal (moral) and external (dynamic-relational or existential) aspects, which can be distinctly demonstrated and quantified in court. The Third Civil Section's approach to non-pecuniary damages ensures comprehensive compensation for the harm experienced by the worker, who is directly implicated in the employment relationship and therefore entitled to robust constitutional protection.

La Sezione lavoro della Cassazione afferma il diritto del lavoratore vittima di un infarto da "superlavoro" e perciò divenuto inidoneo a rendere la prestazione, al risarcimento del danno non patrimoniale, da valutarsi nei suoi aspetti interiori (danno morale) ed esteriori (danno dinamico-relazionale o esistenziale), distintamente dimostrabili e liquidabili in giudizio. L'indirizzo della Terza Sezione civile sulla nozione di danno non patrimoniale viene avallato per garantire l'integrale ristoro dei pregiudizi subiti dalla persona del lavoratore, direttamente implicata nel rapporto e perciò destinataria di una intensa e polivalente protezione a livello costituzionale.