In sectors of significant public interest, particularly those experiencing rapid tech- nical and economic development, it is common for policymakers to employ general clauses when conferring administrative and regulatory powers to independent au- thorities. In the banking sector, where regulations are either finalistic or prudential, the responsible authority oversees many public and private interests, including sce- narios that necessitate a balance not purely based on technical and economic fac- tors. The pluralism of values and the multifaceted nature of objectives will greatly impact how the supervised intermediary’s activity and compliance are assessed to adhere to the principle of sound and prudent management when interacting with su- pervisory authorities and customers. When drafting general or specific measures, whether legally binding or non-binding, the competent authority should consider balancing conflicting interests. Similar requirements should also apply to the judicial review of decisions made by banks in their private relationships with clients or by supervisory authorities in exercising their oversight powers. Upholding ‘true’ propor- tionality should prevent markets from being subjected to the tyranny of a single val- ue and instead ensure that they respond in a balanced manner to the institutional needs they are designated to fulfil.

Nei mercati di rilevante interesse pubblico, specie se in rapida evoluzione tecnica ed economica, è frequente il ricorso a clausole generali da parte del legislatore nell’attribuire poteri amministrativi e di regolazione alle autorità indipendenti. D’altra parte, nel settore bancario, ove la normativa prevede regolazioni finalistiche o pru- denziali, all’autorità preposta è affidata la cura di interessi pubblici e privati variegati, tra i quali non possono escludersi situazioni di trade-off che impongono di frequente una ponderazione e un bilanciamento che non è sempre agevole ricondurre a profili meramente tecnico-economici. Il pluralismo dei valori e la multilateralità degli obiet- tivi avranno un impatto crescente sull’agere e sulle valutazioni di conformità dell’intermediario vigilato nell’osservanza del principio di sana e prudente gestione, tanto nei rapporti con la Vigilanza quanto nella contrattazione con la clientela. An- che l’integrazione valutativa della suddetta nozione indeterminata da parte dell’autorità competente nell’emanare provvedimenti generali o particolari, di hard o soft law, dovrebbe tener conto dell’esigenza di bilanciamento di interessi conflittuali. Esigenze simili dovrebbero infine porsi con riguardo al sindacato del giudice, al qua- le si richiede di controllare la scelta operata dalla banca, nel rapporto privatistico con il cliente, o dall’autorità di vigilanza, nell’esercizio del potere discrezionale. Una “vera” proporzionalità dovrebbe impedire che i mercati subiscano la tirannia di un solo valore e invece garantire che rispondano in modo equilibrato alle esigenze che istituzionalmente sono deputati a soddisfare.

Le clausole generali nella regolazione delle transizioni economiche: la sana e prudente gestione = General clauses in the regulation of economic transitions: sound and prudent management / G.L. Greco. - In: RIVISTA DELLA REGOLAZIONE DEI MERCATI. - ISSN 2284-2934. - 2024:1(2024), pp. 40-62.

Le clausole generali nella regolazione delle transizioni economiche: la sana e prudente gestione = General clauses in the regulation of economic transitions: sound and prudent management

G.L. Greco
2024

Abstract

In sectors of significant public interest, particularly those experiencing rapid tech- nical and economic development, it is common for policymakers to employ general clauses when conferring administrative and regulatory powers to independent au- thorities. In the banking sector, where regulations are either finalistic or prudential, the responsible authority oversees many public and private interests, including sce- narios that necessitate a balance not purely based on technical and economic fac- tors. The pluralism of values and the multifaceted nature of objectives will greatly impact how the supervised intermediary’s activity and compliance are assessed to adhere to the principle of sound and prudent management when interacting with su- pervisory authorities and customers. When drafting general or specific measures, whether legally binding or non-binding, the competent authority should consider balancing conflicting interests. Similar requirements should also apply to the judicial review of decisions made by banks in their private relationships with clients or by supervisory authorities in exercising their oversight powers. Upholding ‘true’ propor- tionality should prevent markets from being subjected to the tyranny of a single val- ue and instead ensure that they respond in a balanced manner to the institutional needs they are designated to fulfil.
Nei mercati di rilevante interesse pubblico, specie se in rapida evoluzione tecnica ed economica, è frequente il ricorso a clausole generali da parte del legislatore nell’attribuire poteri amministrativi e di regolazione alle autorità indipendenti. D’altra parte, nel settore bancario, ove la normativa prevede regolazioni finalistiche o pru- denziali, all’autorità preposta è affidata la cura di interessi pubblici e privati variegati, tra i quali non possono escludersi situazioni di trade-off che impongono di frequente una ponderazione e un bilanciamento che non è sempre agevole ricondurre a profili meramente tecnico-economici. Il pluralismo dei valori e la multilateralità degli obiet- tivi avranno un impatto crescente sull’agere e sulle valutazioni di conformità dell’intermediario vigilato nell’osservanza del principio di sana e prudente gestione, tanto nei rapporti con la Vigilanza quanto nella contrattazione con la clientela. An- che l’integrazione valutativa della suddetta nozione indeterminata da parte dell’autorità competente nell’emanare provvedimenti generali o particolari, di hard o soft law, dovrebbe tener conto dell’esigenza di bilanciamento di interessi conflittuali. Esigenze simili dovrebbero infine porsi con riguardo al sindacato del giudice, al qua- le si richiede di controllare la scelta operata dalla banca, nel rapporto privatistico con il cliente, o dall’autorità di vigilanza, nell’esercizio del potere discrezionale. Una “vera” proporzionalità dovrebbe impedire che i mercati subiscano la tirannia di un solo valore e invece garantire che rispondano in modo equilibrato alle esigenze che istituzionalmente sono deputati a soddisfare.
Settore GIUR-03/A - Diritto dell'economia
Settore GIUR-02/A - Diritto commerciale
2024
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