Scopo del lavoro è presentare un protocollo di igiene orale domiciliare e professionale da applicare a pazienti affetti da malattie della coagulazione prima che essi possano essere sottoposti a trattamenti odontoiatrici di media o elevata invasività. Questi pazienti sono speciali, poiché anche trattamenti dentali di routine possono mettere a rischio la loro vita. Il ruolo preventivo dell’igienista dentale quindi si dimostra di fondamentale importanza. Occorre inserire il coagulopatico in un piano di prevenzione globale, fin da piccolo, che comprenda fluoroprofilassi, sigillatura dei solchi, igiene orale professionale e domiciliare, e richiami periodici frequenti. È stato proposto il protocollo che comprendeva le seguenti tappe: istruzione e motivazione all’igiene orale; sondaggio parodontale; ablazione del tartaro e levigatura radicolare; cure di mantenimento. Il paziente dovrà essere informato e addestrato ad utilizzare tutti gli strumenti necessari per la prevenzione orale con indicazioni e consigli personalizzati. Per questo tipo di pazienti è preferibile l’utilizzo di spazzolini a setole morbide, di dimensioni ridotte, ricordando che uno spazzolamento troppo intenso potrebbe provocare gengivorragie. Nei pazienti con piastrine al di sotto dei livelli di guardia (<20.000/mm3) il controllo della placca sarà eseguito con mezzi chimici quali la clorexidina allo 0,2% (in alcuni casi 0,12%), in soluzione non alcolica, e il bicarbonato di sodio, un cucchiaino da tè in 250-500 mL di soluzione fisiologica. La profondità di sondaggio dovrà essere eseguita con estrema delicatezza onde evitare possibili lacerazioni dei tessuti. La detartrasi dovrebbe essere preceduta e seguita da sciacqui con acido tranexamico, come da protocollo, nella sola giornata della terapia. Nell’ambito dell’assistenza a questi pazienti, per minimizzare i rischi emorragici è opportuno agire a livello preventivo con un preciso timing di controlli odontoiatrici e con un programma di igiene orale individualizzato per ogni singolo paziente.
Protocollo di mantenimento dell’igiene orale nei pazienti affetti da coagulopatie / M. Logiudice, S. Dall’Oca, U. Garagiola, M. Migliario, V. Rocchetti. - In: DOCTOR. OS. - ISSN 1120-7140. - 15:3(2004), pp. 662.278-662.278. (Intervento presentato al 11. convegno Congresso nazionale del collegio dei docenti di odontoiatria tenutosi a Roma nel 2004).
Protocollo di mantenimento dell’igiene orale nei pazienti affetti da coagulopatie
U. Garagiola;
2004
Abstract
Scopo del lavoro è presentare un protocollo di igiene orale domiciliare e professionale da applicare a pazienti affetti da malattie della coagulazione prima che essi possano essere sottoposti a trattamenti odontoiatrici di media o elevata invasività. Questi pazienti sono speciali, poiché anche trattamenti dentali di routine possono mettere a rischio la loro vita. Il ruolo preventivo dell’igienista dentale quindi si dimostra di fondamentale importanza. Occorre inserire il coagulopatico in un piano di prevenzione globale, fin da piccolo, che comprenda fluoroprofilassi, sigillatura dei solchi, igiene orale professionale e domiciliare, e richiami periodici frequenti. È stato proposto il protocollo che comprendeva le seguenti tappe: istruzione e motivazione all’igiene orale; sondaggio parodontale; ablazione del tartaro e levigatura radicolare; cure di mantenimento. Il paziente dovrà essere informato e addestrato ad utilizzare tutti gli strumenti necessari per la prevenzione orale con indicazioni e consigli personalizzati. Per questo tipo di pazienti è preferibile l’utilizzo di spazzolini a setole morbide, di dimensioni ridotte, ricordando che uno spazzolamento troppo intenso potrebbe provocare gengivorragie. Nei pazienti con piastrine al di sotto dei livelli di guardia (<20.000/mm3) il controllo della placca sarà eseguito con mezzi chimici quali la clorexidina allo 0,2% (in alcuni casi 0,12%), in soluzione non alcolica, e il bicarbonato di sodio, un cucchiaino da tè in 250-500 mL di soluzione fisiologica. La profondità di sondaggio dovrà essere eseguita con estrema delicatezza onde evitare possibili lacerazioni dei tessuti. La detartrasi dovrebbe essere preceduta e seguita da sciacqui con acido tranexamico, come da protocollo, nella sola giornata della terapia. Nell’ambito dell’assistenza a questi pazienti, per minimizzare i rischi emorragici è opportuno agire a livello preventivo con un preciso timing di controlli odontoiatrici e con un programma di igiene orale individualizzato per ogni singolo paziente.| File | Dimensione | Formato | |
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