SCOPO DEL LAVORO: Lo scopo di questo lavoro è sottolineare il ruolo dell’estetica e delle conseguenze psicologiche nella motivazione al trattamento ortodontico e alla correzione chirurgica-ortognatica del paziente adulto. MATERIALI E METODI: Sono stati considerati 50 pazienti adulti 4 anni dopo aver terminato il loro trattamento ortodontico o ortodontico-chirurgico, rapportandoli a 40 soggetti che non avevano ricevuto nessun trattamento per la loro malocclusione. Dei 50 pazienti trattati, 21 sono stati sottoposti a chirurgia ortognatica bimascellare, 6 a quella monomascellare, 23 al solo trattamento ortodontico DISCUSSIONE: L’estetica è importantissima nella gestione dei rapporti interpersonali. Diversi studi hanno dimostrato che le persone agiscono in modo positivo con individui belli ed attraenti, e tendono invece ad agire differentemente con soggetti meno attraenti. Individui attraenti provocano più sorrisi e sono meglio considerati rispetto ad altri meno attraenti. Le correlazioni tra disgnazie e problemi psicologici risultano evidenti e dimostrano il valore della terapia ortodontica e ortodontica-chirurgica, in quanto alla fine del trattamento si ottiene una risposta emotiva positiva. Il giudizio del paziente sul suo profilo e la necessità di trattamento spesso non collimano con la diagnosi dell’ortodontista basata su criteri cefalometrici. RISULTATI: Coloro i quali hanno corretto la loro malocclusione scheletrica o dentale mostravano di avere più considerazione in loro stessi, più apprezzamento nelle altre persone, più successo nelle relazioni interpersonali, raggiungendo una migliore posizione o carriera nell’ambito del proprio lavoro e migliorando i rapporti con amici o partner. Considerando la relazione tra la gravità della deformità dento-facciale dal punto di vista cefalometrico e la motivazione del paziente alla chirurgia, gli Autori hanno evidenziato che pazienti di II classe erano significativamente più motivati verso il trattamento ortodontico rispetto a pazienti di III classe. Questi ultimi, invece, risultavano più motivati al trattamento chirurgico. CONCLUSIONI: Quando si pianifica il trattamento ortognatodontico specialmente nel paziente adulto, occorre prendere in considerazione le aspettative del paziente stesso, le sue potenziali reazioni alle misure terapeutiche e agli apparecchi e la sua disponibilità a collaborare. Quindi per ideare il più idoneo ed efficace piano di trattamento, l’odontoiatra, oltre ad un approccio multidisciplinare, dovrà tener conto anche della psiche umana del paziente. La presa di coscienza del proprio aspetto e la preoccupazione per le conseguenze future, la ricerca di un ideale estetico e l’atteggiamento di rifiuto nei confronti delle disgnazie, sono i motivi principali che inducono il paziente adulto a sottoporsi ad un trattamento ortognatodontico. Lo studio delle disgnazie da un punto di vista estetico costituisce un iter clinico innovativo, complesso e difficile da interpretare correttamente. L’ortodontista deve affrontare il fatto che l’estetica dento-facciale rappresenta uno dei maggiori problemi della moderna ortodonzia. E’ pertanto necessario attuare l’analisi estetica applicando valori di riferimento che servono ad orientare nella correzione delle disgnazie in chiave tridimensionale ed estetica.

Estetica ortognatodontica: Motivazione psicologica e qualità di vita nei pazienti adulti / V. Ghiglione, U. Garagiola. ((Intervento presentato al 6. convegno Congresso Nazionale di Medicina Estetica : 8-10 ottobre tenutosi a Milano nel 2004.

Estetica ortognatodontica: Motivazione psicologica e qualità di vita nei pazienti adulti

U. Garagiola
2004

Abstract

SCOPO DEL LAVORO: Lo scopo di questo lavoro è sottolineare il ruolo dell’estetica e delle conseguenze psicologiche nella motivazione al trattamento ortodontico e alla correzione chirurgica-ortognatica del paziente adulto. MATERIALI E METODI: Sono stati considerati 50 pazienti adulti 4 anni dopo aver terminato il loro trattamento ortodontico o ortodontico-chirurgico, rapportandoli a 40 soggetti che non avevano ricevuto nessun trattamento per la loro malocclusione. Dei 50 pazienti trattati, 21 sono stati sottoposti a chirurgia ortognatica bimascellare, 6 a quella monomascellare, 23 al solo trattamento ortodontico DISCUSSIONE: L’estetica è importantissima nella gestione dei rapporti interpersonali. Diversi studi hanno dimostrato che le persone agiscono in modo positivo con individui belli ed attraenti, e tendono invece ad agire differentemente con soggetti meno attraenti. Individui attraenti provocano più sorrisi e sono meglio considerati rispetto ad altri meno attraenti. Le correlazioni tra disgnazie e problemi psicologici risultano evidenti e dimostrano il valore della terapia ortodontica e ortodontica-chirurgica, in quanto alla fine del trattamento si ottiene una risposta emotiva positiva. Il giudizio del paziente sul suo profilo e la necessità di trattamento spesso non collimano con la diagnosi dell’ortodontista basata su criteri cefalometrici. RISULTATI: Coloro i quali hanno corretto la loro malocclusione scheletrica o dentale mostravano di avere più considerazione in loro stessi, più apprezzamento nelle altre persone, più successo nelle relazioni interpersonali, raggiungendo una migliore posizione o carriera nell’ambito del proprio lavoro e migliorando i rapporti con amici o partner. Considerando la relazione tra la gravità della deformità dento-facciale dal punto di vista cefalometrico e la motivazione del paziente alla chirurgia, gli Autori hanno evidenziato che pazienti di II classe erano significativamente più motivati verso il trattamento ortodontico rispetto a pazienti di III classe. Questi ultimi, invece, risultavano più motivati al trattamento chirurgico. CONCLUSIONI: Quando si pianifica il trattamento ortognatodontico specialmente nel paziente adulto, occorre prendere in considerazione le aspettative del paziente stesso, le sue potenziali reazioni alle misure terapeutiche e agli apparecchi e la sua disponibilità a collaborare. Quindi per ideare il più idoneo ed efficace piano di trattamento, l’odontoiatra, oltre ad un approccio multidisciplinare, dovrà tener conto anche della psiche umana del paziente. La presa di coscienza del proprio aspetto e la preoccupazione per le conseguenze future, la ricerca di un ideale estetico e l’atteggiamento di rifiuto nei confronti delle disgnazie, sono i motivi principali che inducono il paziente adulto a sottoporsi ad un trattamento ortognatodontico. Lo studio delle disgnazie da un punto di vista estetico costituisce un iter clinico innovativo, complesso e difficile da interpretare correttamente. L’ortodontista deve affrontare il fatto che l’estetica dento-facciale rappresenta uno dei maggiori problemi della moderna ortodonzia. E’ pertanto necessario attuare l’analisi estetica applicando valori di riferimento che servono ad orientare nella correzione delle disgnazie in chiave tridimensionale ed estetica.
ott-2004
Settore MEDS-16/A - Malattie odontostomatologiche
Estetica ortognatodontica: Motivazione psicologica e qualità di vita nei pazienti adulti / V. Ghiglione, U. Garagiola. ((Intervento presentato al 6. convegno Congresso Nazionale di Medicina Estetica : 8-10 ottobre tenutosi a Milano nel 2004.
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