Nel nostro periodo storico i sistemi di istruzione superiore sono impegnati in una profonda riforma per ottimizzare la qualità dell’apprendimento e per individuare competenze funzionali all’occupabilità e alla cittadinanza attiva (Ministerial Conference Yerevan, 2015; Felisatti E., Serbati A., 2014). In quest’ottica è indispensabile offrire agli studenti la possibilità di co-costruire l’apprendimento per permettere l’acquisizione di un grado di comprensione accresciuto, grazie all’accompagnamento del /della docente (Michèle Venet M., Correa Molina E., Saussez F., 2016; Cinque M., 2013; Vygotski, L.S.1931/2014; Chauvigné C., Coulet, J.C., 2010). In questa prospettiva il contributo presenta uno studio di caso che riguarda un gruppo di studenti e studentesse frequentanti l’insegnamento di Pedagogia e Didattica Speciale del corso per Educatore Professionale dell’Università di Cagliari. L’analisi del contesto ha fatto scaturire le seguenti riflessioni: quali attività il docente dovrebbe mettere in campo per aiutare gli studenti a raggiungere gli obiettivi di apprendimento programmati? Come può il docente valutare l’attesa degli obiettivi di apprendimento? Come può implementare il sentimento di competenza nei discenti? Come può dare agli studenti il vantaggio del controllo del loro apprendimento? (Magnoler, P. 2018; Coggi C., 2016; Commissione Europea, 2008; Semeraro, R. 2006). L’ipotesi propone di mettere in coerenza gli obiettivi del corso con i metodi e il processo di valutazione (Biggs, J.1996; Peretti D., Tore R., 2016). A questo proposito la docente del corso ha condiviso con i discenti la scheda di insegnamento declinata secondo gli obiettivi indicati nei descrittori di Dublino (Tore R., 2017; Ciavaldini-Cartaut 2016). Ha fornito, inoltre, i metodi (Bonaiuti, G. 2017; Ramsden, P. 2002) per il lavoro di studio e condiviso con i discenti l’uso della valutazione formativa che ha favorito e anticipato positivamente i risultati dell’esame finale (Coggi, C., Ricchiardi, P., 2018; Poumay, M., 2014; Cajola, L., Domenici, G., 2005; Romainville, M., Coggi, C., 2011; Rapport du Canada, Octobre 2005; Leone, A., Moretti, G., 2010).
La valutazione formativa come strategia di apprendimento / R. Tore. ((Intervento presentato al convegno Training actions and evaluation processes tenutosi a Salerno nel 2018.
La valutazione formativa come strategia di apprendimento
R. Tore
2018
Abstract
Nel nostro periodo storico i sistemi di istruzione superiore sono impegnati in una profonda riforma per ottimizzare la qualità dell’apprendimento e per individuare competenze funzionali all’occupabilità e alla cittadinanza attiva (Ministerial Conference Yerevan, 2015; Felisatti E., Serbati A., 2014). In quest’ottica è indispensabile offrire agli studenti la possibilità di co-costruire l’apprendimento per permettere l’acquisizione di un grado di comprensione accresciuto, grazie all’accompagnamento del /della docente (Michèle Venet M., Correa Molina E., Saussez F., 2016; Cinque M., 2013; Vygotski, L.S.1931/2014; Chauvigné C., Coulet, J.C., 2010). In questa prospettiva il contributo presenta uno studio di caso che riguarda un gruppo di studenti e studentesse frequentanti l’insegnamento di Pedagogia e Didattica Speciale del corso per Educatore Professionale dell’Università di Cagliari. L’analisi del contesto ha fatto scaturire le seguenti riflessioni: quali attività il docente dovrebbe mettere in campo per aiutare gli studenti a raggiungere gli obiettivi di apprendimento programmati? Come può il docente valutare l’attesa degli obiettivi di apprendimento? Come può implementare il sentimento di competenza nei discenti? Come può dare agli studenti il vantaggio del controllo del loro apprendimento? (Magnoler, P. 2018; Coggi C., 2016; Commissione Europea, 2008; Semeraro, R. 2006). L’ipotesi propone di mettere in coerenza gli obiettivi del corso con i metodi e il processo di valutazione (Biggs, J.1996; Peretti D., Tore R., 2016). A questo proposito la docente del corso ha condiviso con i discenti la scheda di insegnamento declinata secondo gli obiettivi indicati nei descrittori di Dublino (Tore R., 2017; Ciavaldini-Cartaut 2016). Ha fornito, inoltre, i metodi (Bonaiuti, G. 2017; Ramsden, P. 2002) per il lavoro di studio e condiviso con i discenti l’uso della valutazione formativa che ha favorito e anticipato positivamente i risultati dell’esame finale (Coggi, C., Ricchiardi, P., 2018; Poumay, M., 2014; Cajola, L., Domenici, G., 2005; Romainville, M., Coggi, C., 2011; Rapport du Canada, Octobre 2005; Leone, A., Moretti, G., 2010).| File | Dimensione | Formato | |
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