La discriminazione fra inibizione dell’attività dei due isoenzimi COX1 (cicloosigenasi costitutiva) e COX2 (cicloosiigenasi inducibile) da parte dei farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) ha assunto nell’ultimo decennio un ruolo fondamentale per pronosticare una sempre maggior efficacia ed una minor tossicità di questi farmaci. In considerazione di una crescente esigenza della loro utilizzazione anche in Medicina Veterinaria, è apparso sconcertante che al patrimonio circolante delle cicloossigenasi, diversificato nelle due forme citate, non sia stata dedicata una sufficiente attenzione in modo da esaminare il problema con criteri analitici omogenei e tali da consentire elementi conoscitivi attendibili e confrontabili. Utilizzando un metodo immunoenzimatico gli AA forniscono un quadro di tale patrimonio nel sangue di bovino, cavallo, suino e cane e concludono che le diversità specie-specifiche emerse possono essere un ulteriore dato da tenere in considerazione per una valutazione del rischio/beneficio nell’uso di questi farmaci.
Considerazioni sul patrimonio cicloossigenasico circolante (cox1 e cox2) in quattro specie di animali domestici / M. Cavalli, C. Beretta. - In: ARCHIVIO VETERINARIO ITALIANO. - ISSN 0004-0479. - 56:1-2(2005), pp. 49-56.
Considerazioni sul patrimonio cicloossigenasico circolante (cox1 e cox2) in quattro specie di animali domestici.
C. BerettaUltimo
2005
Abstract
La discriminazione fra inibizione dell’attività dei due isoenzimi COX1 (cicloosigenasi costitutiva) e COX2 (cicloosiigenasi inducibile) da parte dei farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) ha assunto nell’ultimo decennio un ruolo fondamentale per pronosticare una sempre maggior efficacia ed una minor tossicità di questi farmaci. In considerazione di una crescente esigenza della loro utilizzazione anche in Medicina Veterinaria, è apparso sconcertante che al patrimonio circolante delle cicloossigenasi, diversificato nelle due forme citate, non sia stata dedicata una sufficiente attenzione in modo da esaminare il problema con criteri analitici omogenei e tali da consentire elementi conoscitivi attendibili e confrontabili. Utilizzando un metodo immunoenzimatico gli AA forniscono un quadro di tale patrimonio nel sangue di bovino, cavallo, suino e cane e concludono che le diversità specie-specifiche emerse possono essere un ulteriore dato da tenere in considerazione per una valutazione del rischio/beneficio nell’uso di questi farmaci.Pubblicazioni consigliate
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