When Allied troops landed on the shores of Normandy at dawn, on the morning of June 6, 1944, the Liberation of Europe from Nazism began. Yet, the defeat of Hitler’s Germany came at a major cost for the so-called Grand Alliance. During the endless months that followed Nazi Germany’s attack against the Soviet Union, the question of the Second Front was a constant source of lasting resentment and growing mistrust on the part of Stalin towards Roosevelt and Churchill. Eighty years later, as D-Day celebrations approach, tensions stemming from Russia’s war against Ukraine cast shadows on them.

Lo sbarco delle truppe alleate sulle coste della Normandia all’alba del 6 giugno 1944 segnò una svolta nella Seconda guerra mondiale verso la liberazione dell’Europa dal nazismo. La sua travagliata preparazione mise però duramente alla prova la cosiddetta Grande Alleanza. Dopo l’attacco della Germania all’Unione Sovietica, la questione dell’apertura di un secondo fronte in Europa fu una costante fonte di attriti e alimentò la radicata diffidenza di Stalin nei confronti di Roosevelt e Churchill. A ottant’anni di distanza, i preparativi per le celebrazioni dello sbarco si intrecciano con le tensioni scaturite dalla guerra in Ucraina.

Nel nome della storia? Le celebrazioni dello sbarco in Normandia e i difficili rapporti con Mosca, ieri e oggi = In the Name of History? Normandy Landings Celebrations and the Troubled Relations with Moscow, Yesterday and Today / M. Merlati, D. Vignati. - In: NUOVI AUTORITARISMI E DEMOCRAZIE: DIRITTO, ISTITUZIONI, SOCIETÀ. - ISSN 2612-6672. - 6:1(2024), pp. 1299-1305. [10.54103/2612-6672/23967]

Nel nome della storia? Le celebrazioni dello sbarco in Normandia e i difficili rapporti con Mosca, ieri e oggi = In the Name of History? Normandy Landings Celebrations and the Troubled Relations with Moscow, Yesterday and Today

M. Merlati;D. Vignati
2024

Abstract

When Allied troops landed on the shores of Normandy at dawn, on the morning of June 6, 1944, the Liberation of Europe from Nazism began. Yet, the defeat of Hitler’s Germany came at a major cost for the so-called Grand Alliance. During the endless months that followed Nazi Germany’s attack against the Soviet Union, the question of the Second Front was a constant source of lasting resentment and growing mistrust on the part of Stalin towards Roosevelt and Churchill. Eighty years later, as D-Day celebrations approach, tensions stemming from Russia’s war against Ukraine cast shadows on them.
Lo sbarco delle truppe alleate sulle coste della Normandia all’alba del 6 giugno 1944 segnò una svolta nella Seconda guerra mondiale verso la liberazione dell’Europa dal nazismo. La sua travagliata preparazione mise però duramente alla prova la cosiddetta Grande Alleanza. Dopo l’attacco della Germania all’Unione Sovietica, la questione dell’apertura di un secondo fronte in Europa fu una costante fonte di attriti e alimentò la radicata diffidenza di Stalin nei confronti di Roosevelt e Churchill. A ottant’anni di distanza, i preparativi per le celebrazioni dello sbarco si intrecciano con le tensioni scaturite dalla guerra in Ucraina.
Russia; Grande Alleanza; Sbarco in Normandia; Francia; Guerra in Ucraina
Settore SPS/06 - Storia delle Relazioni Internazionali
Settore GSPS-04/B - Storia delle relazioni internazionali
2024
https://riviste.unimi.it/index.php/NAD/article/view/23967
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