Obiettivi Tra le misure intraprese per contrastare la pandemia COVID-19 a livello mondiale si è fatto e si fa ancora frequente ricorso alle chiusure totali o mirate delle attività, incluse quelle scolastiche, la cui efficacia non è esente da conseguenze negative in termini economici, educativi e psicologici sulla popolazione. Per ridurre questi svantaggi, accanto a vaccini e terapie risulta fondamentale incrementare strumenti per la diagnosi precoce e l’interruzione immediata della catena infettiva, soprattutto se adeguati a comunità particolarmente fragili o suscettibili alle conseguenze di chiusure e isolamento. Lo scopo di questo dossier è fornire una panoramica dei test diagnostici per SARS-CoV-2 attualmente disponibili con particolare attenzione per i test molecolari salivari. Materiali e metodi Nel presente lavoro verranno illustrati i test attualmente a disposizione per la diagnosi dell’infezione da SARS-CoV-2 con un approfondimento sui test molecolari salivari utilizzati all’interno di un protocollo sperimentale da parte del gruppo di ricerca UNIMI SAL dell’Università degli Studi di Milano. Il lavoro prevede un inquadramento della patologia, una revisione narrativa della letteratura e un case report esemplificativo sui vari test. Risultati I test diagnostici per il SARS-CoV-2 si differenziano, in relazione al target indagato, in test molecolari per la ricerca di RNA virale, di antigeni o anticorpi. Attualmente il tampone naso-faringeo molecolare (TNFm), gold standard grazie alla sua alta sensibilità (>98%) e specificità (>99%), è disponibile e riconosciuto dalle autorità. Accanto a questo, troviamo i tamponi antigenici che, sebbene abbiano il vantaggio di fornire un esito rapido, presentano minor accuratezza e richiedono la validazione con il TNFm in caso di positività. I test sierologici trovano un’ottima applicazione negli screening epidemiologici sullo stato anticorpale degli individui, ma non sono strettamente diagnostici di infezione acuta: per questo, al momento, una positività richiede l’esecuzione del TNFm di controllo. In fase di validazione è il test salivare molecolare, strumento non invasivo, autosomministrabile e dall’elevata concordanza con il test gold standard. Questo strumento verrà descritto in particolare all’interno di un protocollo sperimentale messo in atto dall’Università degli Studi di Milano (UNIMI SAL), che ha previsto la raccolta di saliva attraverso rulli salivari di comune uso odontoiatrico e ha sperimentato l’applicabilità del test in diversi setting, sia su adulti che su bambini, ottenendo risultati incoraggianti in termini di concordanza con il TNFm e di capacità di identificazione precoce dei soggetti positivi a- o pre-sintomatici. Conclusioni La pandemia da COVID-19 ha generato una richiesta notevole e in tempi rapidi di strumenti per la diagnosi e la terapia. La ricerca di strumenti sempre nuovi e innovativi per colmare le difficoltà legate al le misure di lockdown appare quindi doverosa. In questo contesto il test salivare molecolare sembra mostrare caratteristiche adeguate alla sorveglianza attiva e all’identificazione precoce dei positivi. Significato clinico La conoscenza dei diversi test diagnostici e della loro applicabilità è di fondamentale importanza per ogni sanitario. Sul mercato ad oggi sono disponibili diversi dispositivi e metodi per l’identificazione rapida e non rapida del virus, dei quali una comprensione adeguata da parte del clinico è utile per la propria attività quotidiana.
Test diagnostici per SARS-CoV-2: attualità e prospettive dei test molecolari salivari / D. Carmagnola, D. Henin, G. Pellegrini, E. Canciani, M. Perrotta, A. Sangiorgio, G. Gambacorta, C. Dellavia. - In: DENTAL CADMOS. - ISSN 0011-8524. - 89:4(2021 Apr), pp. 264-276. [10.19256/d.cadmos.04.2021.05]
Test diagnostici per SARS-CoV-2: attualità e prospettive dei test molecolari salivari
D. CarmagnolaPrimo
;D. Henin
Secondo
;G. Pellegrini;E. Canciani;A. Sangiorgio;G. GambacortaPenultimo
;C. DellaviaUltimo
2021
Abstract
Obiettivi Tra le misure intraprese per contrastare la pandemia COVID-19 a livello mondiale si è fatto e si fa ancora frequente ricorso alle chiusure totali o mirate delle attività, incluse quelle scolastiche, la cui efficacia non è esente da conseguenze negative in termini economici, educativi e psicologici sulla popolazione. Per ridurre questi svantaggi, accanto a vaccini e terapie risulta fondamentale incrementare strumenti per la diagnosi precoce e l’interruzione immediata della catena infettiva, soprattutto se adeguati a comunità particolarmente fragili o suscettibili alle conseguenze di chiusure e isolamento. Lo scopo di questo dossier è fornire una panoramica dei test diagnostici per SARS-CoV-2 attualmente disponibili con particolare attenzione per i test molecolari salivari. Materiali e metodi Nel presente lavoro verranno illustrati i test attualmente a disposizione per la diagnosi dell’infezione da SARS-CoV-2 con un approfondimento sui test molecolari salivari utilizzati all’interno di un protocollo sperimentale da parte del gruppo di ricerca UNIMI SAL dell’Università degli Studi di Milano. Il lavoro prevede un inquadramento della patologia, una revisione narrativa della letteratura e un case report esemplificativo sui vari test. Risultati I test diagnostici per il SARS-CoV-2 si differenziano, in relazione al target indagato, in test molecolari per la ricerca di RNA virale, di antigeni o anticorpi. Attualmente il tampone naso-faringeo molecolare (TNFm), gold standard grazie alla sua alta sensibilità (>98%) e specificità (>99%), è disponibile e riconosciuto dalle autorità. Accanto a questo, troviamo i tamponi antigenici che, sebbene abbiano il vantaggio di fornire un esito rapido, presentano minor accuratezza e richiedono la validazione con il TNFm in caso di positività. I test sierologici trovano un’ottima applicazione negli screening epidemiologici sullo stato anticorpale degli individui, ma non sono strettamente diagnostici di infezione acuta: per questo, al momento, una positività richiede l’esecuzione del TNFm di controllo. In fase di validazione è il test salivare molecolare, strumento non invasivo, autosomministrabile e dall’elevata concordanza con il test gold standard. Questo strumento verrà descritto in particolare all’interno di un protocollo sperimentale messo in atto dall’Università degli Studi di Milano (UNIMI SAL), che ha previsto la raccolta di saliva attraverso rulli salivari di comune uso odontoiatrico e ha sperimentato l’applicabilità del test in diversi setting, sia su adulti che su bambini, ottenendo risultati incoraggianti in termini di concordanza con il TNFm e di capacità di identificazione precoce dei soggetti positivi a- o pre-sintomatici. Conclusioni La pandemia da COVID-19 ha generato una richiesta notevole e in tempi rapidi di strumenti per la diagnosi e la terapia. La ricerca di strumenti sempre nuovi e innovativi per colmare le difficoltà legate al le misure di lockdown appare quindi doverosa. In questo contesto il test salivare molecolare sembra mostrare caratteristiche adeguate alla sorveglianza attiva e all’identificazione precoce dei positivi. Significato clinico La conoscenza dei diversi test diagnostici e della loro applicabilità è di fondamentale importanza per ogni sanitario. Sul mercato ad oggi sono disponibili diversi dispositivi e metodi per l’identificazione rapida e non rapida del virus, dei quali una comprensione adeguata da parte del clinico è utile per la propria attività quotidiana.File | Dimensione | Formato | |
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