This article delves into the remedies provided by insolvency law in response to a company’s failure to fulfil its obligation to execute the arrangement with creditors under the new Italian Insolvency Code (“I.C.”). Starting from the former legal framework, the author highlights and discusses the new problems presented by Articles 118 and 120-quinquies I.C. It is argued that Article 120-quinquies I.C. applies to all arrangements with creditors, whether based on the debtor’s proposals or competing proposals. Therefore, that provision implicitly abrogated article 118, paragraph 6, second part, I.C. However, it did not affect the first part of the same paragraph, nor paragraph 5, which regulate different cases from those covered by article 120- quinquies I.C. Furthermore, the author asserts that the limitation, posed by Article 118 I.C., of the right to request the replacement of the management body to only the creditor proposing the arrangement, constitutes a problematic aspect of the new rules, as it reduces the room for the enforceability of the arrangement based on a competing proposal and entrusts the proposing creditor with a role that should be interpreted by the judicial commissioner.

L’articolo analizza i rimedi predisposti dal diritto della crisi a fronte dell’inadempimento da parte di una società di capitali dell’obbligo di eseguire il concordato preventivo. Muovendo dalla disciplina della legge fallimentare, l’autore mette in luce e tratta i nuovi problemi posti dagli artt. 118 e 120-quinquies c.c.i.i. Nel lavoro viene sostenuto che l’art. 120-quinquies c.c.i.i. si applica a tutti i concordati preventivi, fondati su proposte del debitore o concorrenti. Pertanto, tale disposizione ha abrogato implicitamente l’art. 118, comma 6, seconda parte, c.c.i.i.; non anche, invece, la prima parte dello stesso comma, né il comma 5, che risultano invero regolare fattispecie differenti rispetto a quella di cui all’art. 120-quinquies c.c.i.i. Inoltre, l’autore osserva che la limitazione, all’art. 118 c.c.i.i., della legittimazione a domandare la sostituzione dell’organo amministrativo al solo creditore proponente il concordato costituisce un aspetto problematico della nuova disciplina, in quanto riduce gli spazi dell’esecutività in forma specifica del concordato fondato su proposta concorrente e affida al creditore proponente un ruolo che dovrebbe essere interpretato dal commissario giudiziale.

Sugli artt. 118 e 120-quinquies c.c.i.i. e il loro coordinamento = An Essay on Articles 118 and 120-quinquies of the Italian Insolvency Code and their Interplay / M. Novara. - In: IL NUOVO DIRITTO DELLE SOCIETÀ. - ISSN 2039-6880. - 2024:2(2024), pp. 318-356.

Sugli artt. 118 e 120-quinquies c.c.i.i. e il loro coordinamento = An Essay on Articles 118 and 120-quinquies of the Italian Insolvency Code and their Interplay

M. Novara
2024

Abstract

This article delves into the remedies provided by insolvency law in response to a company’s failure to fulfil its obligation to execute the arrangement with creditors under the new Italian Insolvency Code (“I.C.”). Starting from the former legal framework, the author highlights and discusses the new problems presented by Articles 118 and 120-quinquies I.C. It is argued that Article 120-quinquies I.C. applies to all arrangements with creditors, whether based on the debtor’s proposals or competing proposals. Therefore, that provision implicitly abrogated article 118, paragraph 6, second part, I.C. However, it did not affect the first part of the same paragraph, nor paragraph 5, which regulate different cases from those covered by article 120- quinquies I.C. Furthermore, the author asserts that the limitation, posed by Article 118 I.C., of the right to request the replacement of the management body to only the creditor proposing the arrangement, constitutes a problematic aspect of the new rules, as it reduces the room for the enforceability of the arrangement based on a competing proposal and entrusts the proposing creditor with a role that should be interpreted by the judicial commissioner.
L’articolo analizza i rimedi predisposti dal diritto della crisi a fronte dell’inadempimento da parte di una società di capitali dell’obbligo di eseguire il concordato preventivo. Muovendo dalla disciplina della legge fallimentare, l’autore mette in luce e tratta i nuovi problemi posti dagli artt. 118 e 120-quinquies c.c.i.i. Nel lavoro viene sostenuto che l’art. 120-quinquies c.c.i.i. si applica a tutti i concordati preventivi, fondati su proposte del debitore o concorrenti. Pertanto, tale disposizione ha abrogato implicitamente l’art. 118, comma 6, seconda parte, c.c.i.i.; non anche, invece, la prima parte dello stesso comma, né il comma 5, che risultano invero regolare fattispecie differenti rispetto a quella di cui all’art. 120-quinquies c.c.i.i. Inoltre, l’autore osserva che la limitazione, all’art. 118 c.c.i.i., della legittimazione a domandare la sostituzione dell’organo amministrativo al solo creditore proponente il concordato costituisce un aspetto problematico della nuova disciplina, in quanto riduce gli spazi dell’esecutività in forma specifica del concordato fondato su proposta concorrente e affida al creditore proponente un ruolo che dovrebbe essere interpretato dal commissario giudiziale.
Settore IUS/04 - Diritto Commerciale
Settore GIUR-02/A - Diritto commerciale
2024
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