L'integrazione dei migranti si configura, in larga parte, attraverso l'accesso al mercato del lavoro, ma è esclusivamente l'impiego prestato in condizioni di legittimità e regolarità a rappresentare un vero strumento di inclusione sociale. La mera partecipazione lavorativa, tuttavia, non esaurisce i bisogni di inclusione, la quale richiede l'accesso ad ulteriori strumenti fondamentali, quali l'alloggio, l'istruzione, l'assistenza sanitaria e la partecipazione ai processi politici e sociali. La dicotomia tra migrazione economica e migrazione umanitaria, superata secondo la più recente dottrina, non coglie appieno la complessità delle motivazioni alla base dei flussi migratori, che risultano profondamente influenzati da fattori demografici e dalla struttura socio-economica del nostro Paese, caratterizzata da una domanda prevalente di manodopera non qualificata. Le politiche migratorie italiane si trovano ad affrontare un delicato equilibrio tra l’esigenza di controllo dei flussi e quella di garantire una parità di trattamento tra lavoratori autoctoni e migranti. Questo bilanciamento è ulteriormente complicato dal nesso, spesso stringente, tra il permesso di soggiorno e il contratto di lavoro, con effetti potenzialmente distorsivi sull’effettiva capacità di inclusione dei migranti. In tale contesto, la contrattazione collettiva e le buone pratiche aziendali si sono dimostrate strumenti utili per favorire una più armoniosa integrazione lavorativa, prevenendo fenomeni di segregazione professionale e promuovendo il riconoscimento delle competenze e delle diversità. È dunque evidente come la migrazione non rappresenti solo una risposta a dinamiche sociali e politiche dei Paesi d'origine, ma si configuri come un fenomeno strutturale del mercato del lavoro italiano, volto a colmare quelle lacune che il sistema produttivo nazionale, per varie ragioni, non riesce a soddisfare con la sola manodopera locale.

Il lavoro come forma di integrazione per i migranti / G.R. Simoncini. ((Intervento presentato al convegno ADiM-IntoME Migration Conference on Immigration and Public Power tenutosi a Viterbo nel 2024.

Il lavoro come forma di integrazione per i migranti

G.R. Simoncini
2024

Abstract

L'integrazione dei migranti si configura, in larga parte, attraverso l'accesso al mercato del lavoro, ma è esclusivamente l'impiego prestato in condizioni di legittimità e regolarità a rappresentare un vero strumento di inclusione sociale. La mera partecipazione lavorativa, tuttavia, non esaurisce i bisogni di inclusione, la quale richiede l'accesso ad ulteriori strumenti fondamentali, quali l'alloggio, l'istruzione, l'assistenza sanitaria e la partecipazione ai processi politici e sociali. La dicotomia tra migrazione economica e migrazione umanitaria, superata secondo la più recente dottrina, non coglie appieno la complessità delle motivazioni alla base dei flussi migratori, che risultano profondamente influenzati da fattori demografici e dalla struttura socio-economica del nostro Paese, caratterizzata da una domanda prevalente di manodopera non qualificata. Le politiche migratorie italiane si trovano ad affrontare un delicato equilibrio tra l’esigenza di controllo dei flussi e quella di garantire una parità di trattamento tra lavoratori autoctoni e migranti. Questo bilanciamento è ulteriormente complicato dal nesso, spesso stringente, tra il permesso di soggiorno e il contratto di lavoro, con effetti potenzialmente distorsivi sull’effettiva capacità di inclusione dei migranti. In tale contesto, la contrattazione collettiva e le buone pratiche aziendali si sono dimostrate strumenti utili per favorire una più armoniosa integrazione lavorativa, prevenendo fenomeni di segregazione professionale e promuovendo il riconoscimento delle competenze e delle diversità. È dunque evidente come la migrazione non rappresenti solo una risposta a dinamiche sociali e politiche dei Paesi d'origine, ma si configuri come un fenomeno strutturale del mercato del lavoro italiano, volto a colmare quelle lacune che il sistema produttivo nazionale, per varie ragioni, non riesce a soddisfare con la sola manodopera locale.
29-mag-2024
Integrazione; Mercato del lavoro; Migrazione; Parità di trattamento; Contrattazione collettiva
Settore IUS/07 - Diritto del Lavoro
Settore GIUR-04/A - Diritto del lavoro
Università della Tuscia
Il lavoro come forma di integrazione per i migranti / G.R. Simoncini. ((Intervento presentato al convegno ADiM-IntoME Migration Conference on Immigration and Public Power tenutosi a Viterbo nel 2024.
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