Turchia e guerra fredda : il cambio di metodo e la transizione degli anni Settanta (1973-1980)

In the period between 1973 and 1980, during the years of détente and subsequently the beginning of the “Second Cold War”, Turkish foreign policy went through an important process of transformation. This “change of method” was to have a profound effect on the Turkish approach to international relations over the following decades. When we understand the origins and details of this process better, we can reconsider Turkey’s role in the international scenario of the 1970s. We can also reinterpret a crucial phase of the Cold War from a partially unexplored regional perspective. This book proposes a multi-level narrative analysis of Turkey’s foreign policy choices in the 1970s. The consequences of these choices are still visible today in Turkey’s constant search for a policy of national interest that wavers between belonging to the Western alliance and searching for greater independence. This original historical interpretation on the “change of method” that took place in Turkish foreign policy in the 1970s offers a new outlook on the ambitions and limitations that still condition Turkey today in defining its role in international relations.

Tra il 1973 e il 1980, negli anni della distensione e successivamente del rilancio della «seconda guerra fredda», la politica estera turca visse un importante processo di trasformazione, un «cambio di metodo», destinato a lasciare tracce profonde nell'approccio turco alle relazioni internazionali dei decenni successivi. Comprendere le origini e le peculiarità di questo processo significa ripensare il ruolo della Turchia nello scenario internazionale degli anni Settanta, rileggendo, al tempo stesso, una fase cruciale della Guerra fredda da una prospettiva regionale, ancora parzialmente inesplorata. Il volume propone un percorso narrativo a più livelli e ha per oggetto l'analisi delle scelte di politica estera della Turchia negli anni Settanta. Le conseguenze di queste scelte sono visibili ancora oggi nella ricerca costante di una politica di interesse nazionale oscillante fra l'appartenenza all'alleanza occidentale e l'ambizione ad una maggiore indipendenza.