L’inizio del cosiddetto secolo Buyde è preceduto da un decennio di disordini politici e sociali che segna, nell’interpretazione di molti storici anche moderni, la fine definitiva del califfato abbaside come potere politico. Il primo passo simbolicamente significativo è l’ingresso a Baghdad nel 936 di Ibn Rāʾiq (m. 942), che il califfo al-Rāḍī nomina per la prima volta amīr al-umarāʾ di fatto consegnandogli non solo l’autorità militare ma anche l’amministrazione civile. Negli anni successivi, molti capi militari si contenderanno il titolo di amīr al-umarāʾ, alcuni ripetutamente e rimanendo in carica per periodi anche molto brevi. Un certo grado di stabilità ritornerà solo nel 946, con l’insediamento di Aḥmad b. Būya (m. 967), che quindi, in una visione teleologica, incarna le caratteristiche dell’amīr ideale. La maggior parte dei resoconti storiografici compilati a partire dal tardo X secolo, dunque, descrive questo periodo come una graduale discesa nel caos e lo identifica come inizio di un’era di declino per il califfato, e parallelamente come una sorta di decennio preparatorio all’avvento della dinastia Buyde. Il mio intervento esplorerà come le fonti letterarie e storiografiche contemporanee e di poco successive all’avvento dei Buydi valutano i leader politici e militari succedutisi nella posizione di amīr al-umarā’ in questo periodo, e cercherà di individuare i tratti che contraddistinguono Aḥmad b. Būya dai suoi predecessori.
L'amir che vorremmo / L. Osti. ((Intervento presentato al convegno Del nuovo sull’età buide (945-1055): stato dell'arte, riletture, prospettive tenutosi a Roma nel 2024.
L'amir che vorremmo
L. Osti
2024
Abstract
L’inizio del cosiddetto secolo Buyde è preceduto da un decennio di disordini politici e sociali che segna, nell’interpretazione di molti storici anche moderni, la fine definitiva del califfato abbaside come potere politico. Il primo passo simbolicamente significativo è l’ingresso a Baghdad nel 936 di Ibn Rāʾiq (m. 942), che il califfo al-Rāḍī nomina per la prima volta amīr al-umarāʾ di fatto consegnandogli non solo l’autorità militare ma anche l’amministrazione civile. Negli anni successivi, molti capi militari si contenderanno il titolo di amīr al-umarāʾ, alcuni ripetutamente e rimanendo in carica per periodi anche molto brevi. Un certo grado di stabilità ritornerà solo nel 946, con l’insediamento di Aḥmad b. Būya (m. 967), che quindi, in una visione teleologica, incarna le caratteristiche dell’amīr ideale. La maggior parte dei resoconti storiografici compilati a partire dal tardo X secolo, dunque, descrive questo periodo come una graduale discesa nel caos e lo identifica come inizio di un’era di declino per il califfato, e parallelamente come una sorta di decennio preparatorio all’avvento della dinastia Buyde. Il mio intervento esplorerà come le fonti letterarie e storiografiche contemporanee e di poco successive all’avvento dei Buydi valutano i leader politici e militari succedutisi nella posizione di amīr al-umarā’ in questo periodo, e cercherà di individuare i tratti che contraddistinguono Aḥmad b. Būya dai suoi predecessori.File | Dimensione | Formato | |
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