By drawing from the Author’s long-standing study of the Archaic necropolis of Gela, the present contribution aims to propose some elements of revision and new reflection in the context of the complex and, on the other hand, crucial theme of the commercial and cultural interweavings that Gela, between the seventh and mid-sixth centuries B.C., developed with Rhodes and Crete. It thus reflects on the occurrence in Geloan tombs of the protoarchaic and archaic periods of Rhodian ceramic, particularly the aryballoi of the Spaghetti Style, and of an enigmatic “clay doughnut” whose use, either as a symbolic bread or as a cremation device, does indeed seem to culturally unite Rhodes (Ialysos and Kameiros) and Gela between the mid-7th and mid-6th centuries BCE. On the Cretan front, an update on ceramic imports from Crete and local productions inspired by Cretan formal and decorative language is proposed, broadening the reflection also to the circulation of myths of Cretan tradition and the importance of a shared system of thought as a particularly fruitful middle ground in filtering, shaping, interpreting and reconciling cultural connections and contacts in the “landscape of interweaving” of Archaic Gela.

Traendo spunto dallo studio a lungo condotto dall’Autore sulla necropoli arcaica di Gela, il presente contributo intende proporre qualche elemento di revisione e di nuova riflessione nell’ambito del tema, complesso e d’altro canto cruciale, degli intrecci commerciali e culturali che Gela, tra VII e metà VI sec. a.C., sviluppa con Rodi e Creta. Si riflette dunque dell’occorrenza nelle tombe geloe di età protoarcaica e arcaica di classi ceramiche di produzione rodia, in particolare gli aryballoi dello Spaghetti Style, e di un’enigmatica «ciambella fittile» il cui uso, come pane simbolico o come dispositivo per cremazione, pare proprio accomunare culturalmente Rodi (Ialysos e Kameiros) e Gela tra metà VII e metà VI sec. a.C. Sul fronte cretese, si propone un aggiornamento sulle importazioni ceramiche da Creta e sulle produzioni locali ispirate a linguaggio formale e decorativo cretese, allargando la riflessione anche alla circolazione di miti di tradizione cretese e all’importanza di un sistema di pensiero condiviso, quale middle ground particolarmente fruttuoso nel filtrare, dare forma, interpretare e conciliare connessioni e contatti culturali nel “paesaggio dell’intreccio” di Gela arcaica.

Melissa e il toro. Intrecci culturali a Gela tra VII e inizi VI sec. a.C. I dati dalle necropoli / C. Lambrugo (MATERIA E ARTE). - In: KTISEIS. Fondazioni d’Occidente. Intrecci culturali tra Gela, Agrigento, Creta e Rodi / [a cura di] Claudia Lambrugo, Valentina Caminneci, Maria Concetta Parello, Matteo D'Acunto. - Prima edizione. - Sesto Fiorentino : All'Insegna del Giglio, 2024 Mar. - ISBN 978-88-9285-261-7. - pp. 263-278 (( Intervento presentato al 14. Giornate Gregoriane. convegno KTISEIS. Fondazioni d’Occidente. Intrecci culturali tra Gela, Agrigento, Creta e Rodi, Atti del Convegno Internazionale (Agrigento, 25-27 Novembre 2022) tenutosi a Agrigento nel 2022.

Melissa e il toro. Intrecci culturali a Gela tra VII e inizi VI sec. a.C. I dati dalle necropoli

C. Lambrugo
2024

Abstract

By drawing from the Author’s long-standing study of the Archaic necropolis of Gela, the present contribution aims to propose some elements of revision and new reflection in the context of the complex and, on the other hand, crucial theme of the commercial and cultural interweavings that Gela, between the seventh and mid-sixth centuries B.C., developed with Rhodes and Crete. It thus reflects on the occurrence in Geloan tombs of the protoarchaic and archaic periods of Rhodian ceramic, particularly the aryballoi of the Spaghetti Style, and of an enigmatic “clay doughnut” whose use, either as a symbolic bread or as a cremation device, does indeed seem to culturally unite Rhodes (Ialysos and Kameiros) and Gela between the mid-7th and mid-6th centuries BCE. On the Cretan front, an update on ceramic imports from Crete and local productions inspired by Cretan formal and decorative language is proposed, broadening the reflection also to the circulation of myths of Cretan tradition and the importance of a shared system of thought as a particularly fruitful middle ground in filtering, shaping, interpreting and reconciling cultural connections and contacts in the “landscape of interweaving” of Archaic Gela.
Traendo spunto dallo studio a lungo condotto dall’Autore sulla necropoli arcaica di Gela, il presente contributo intende proporre qualche elemento di revisione e di nuova riflessione nell’ambito del tema, complesso e d’altro canto cruciale, degli intrecci commerciali e culturali che Gela, tra VII e metà VI sec. a.C., sviluppa con Rodi e Creta. Si riflette dunque dell’occorrenza nelle tombe geloe di età protoarcaica e arcaica di classi ceramiche di produzione rodia, in particolare gli aryballoi dello Spaghetti Style, e di un’enigmatica «ciambella fittile» il cui uso, come pane simbolico o come dispositivo per cremazione, pare proprio accomunare culturalmente Rodi (Ialysos e Kameiros) e Gela tra metà VII e metà VI sec. a.C. Sul fronte cretese, si propone un aggiornamento sulle importazioni ceramiche da Creta e sulle produzioni locali ispirate a linguaggio formale e decorativo cretese, allargando la riflessione anche alla circolazione di miti di tradizione cretese e all’importanza di un sistema di pensiero condiviso, quale middle ground particolarmente fruttuoso nel filtrare, dare forma, interpretare e conciliare connessioni e contatti culturali nel “paesaggio dell’intreccio” di Gela arcaica.
Gela; necropoli; intrecci culturali; cemeteries; hydridity
Settore L-ANT/07 - Archeologia Classica
Settore ARCH-01/D - Archeologia classica
mar-2024
Parco della Valle dei Templi di Agrigento
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