Il contributo intende scandagliare a livello discorsivo l’affermarsi di un nuovo immaginario femminista, che ha nel Sud del mondo, e in particolare nei paesi latinoamericani, il suo epicentro di pensiero e di prassi. Si analizzeranno in particolar modo le ragioni che vedono nell’America Latina il punto di partenza per la creazione di una nuova geografia femminista e transfemminista incentrata sulla prospettiva intersezionale, sul ribaltamento dell’ordine coloniale, sui temi del lavoro, del privilegio di genere, razza e classe (Gago). Si farà in particolar modo riferimento a quell’immaginario discorsivo proprio dei femminismi latinoamericani in lingua spagnola che identifica la violenza di genere e la depredazione dei territori come le faccia di una stessa medaglia, e che si può riassumere nell’immagine del corpo-territorio da difendere attraverso modelli alternativi di cura delle comunità e dei beni pubblici (Federici). Dal lavoro di pensatrici come Silvia Rivera-Cusicanqui, Rita Segato e altre si esplorerà in che modo il pensiero femminista latinoamericano contemporaneo, facendosi portavoce della necessità emersa a livello globale di ripensare ai corpi e ai territori come luoghi dello sfruttamento produttivo e riproduttivo, stia plasmando pratiche di attivismo e mobilitazione contro la crisi dell’antropocene.
Una semantica dei movimenti transfemminsiti latinoamericani / M. Bonomi. - In: ALTRE MODERNITÀ. - ISSN 2035-7680. - 2024:31(2024 Jun 01), pp. 135-146. [10.54103/2035-7680/23088]
Una semantica dei movimenti transfemminsiti latinoamericani
M. Bonomi
2024
Abstract
Il contributo intende scandagliare a livello discorsivo l’affermarsi di un nuovo immaginario femminista, che ha nel Sud del mondo, e in particolare nei paesi latinoamericani, il suo epicentro di pensiero e di prassi. Si analizzeranno in particolar modo le ragioni che vedono nell’America Latina il punto di partenza per la creazione di una nuova geografia femminista e transfemminista incentrata sulla prospettiva intersezionale, sul ribaltamento dell’ordine coloniale, sui temi del lavoro, del privilegio di genere, razza e classe (Gago). Si farà in particolar modo riferimento a quell’immaginario discorsivo proprio dei femminismi latinoamericani in lingua spagnola che identifica la violenza di genere e la depredazione dei territori come le faccia di una stessa medaglia, e che si può riassumere nell’immagine del corpo-territorio da difendere attraverso modelli alternativi di cura delle comunità e dei beni pubblici (Federici). Dal lavoro di pensatrici come Silvia Rivera-Cusicanqui, Rita Segato e altre si esplorerà in che modo il pensiero femminista latinoamericano contemporaneo, facendosi portavoce della necessità emersa a livello globale di ripensare ai corpi e ai territori come luoghi dello sfruttamento produttivo e riproduttivo, stia plasmando pratiche di attivismo e mobilitazione contro la crisi dell’antropocene.File | Dimensione | Formato | |
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