I diritti riproduttivi e la medicina di genere

SOMMARIO: 1. Il campo di indagine. – 2. L’interruzione volontaria della gravidanza: quali diritti e quali limiti. – 2.1. La punizione penale dell’aborto e il “nuovo” bilanciamento fra tutela della donna e tutela del nascituro. – 2.2. L’intervento legislativo del 1978. – 2.2.1. I limiti temporali e le con- dizioni legate alla tutela della salute della donna. – 2.2.2. Le peculiarità del consenso informato e il ruolo dei soggetti che devono o possono partecipare alla procedura. – 2.2.3. Le problematiche quantitative e qualitative connesse all’esercizio del diritto di obiezione di coscienza. – 2.3. La cd. violenza ostetrica. – 3. La fecondazione medicalmente assistita. – 3.1. L’obbligo di unico e contemporaneo impianto in utero degli embrioni prodotti nel numero massimo di tre per ciclo di stimolazione ovarica. – 3.2. Il diritto alla salute nella sua accezione anche psichica in relazione al divieto di donazione di gameti esterni alla coppia. – 3.3. Il divieto assoluto di maternità surrogata. – 3.4. L’accesso alle tecniche assistite e alla diagnosi genetica preimpianto anche per le coppie né sterili né infertili, ma portatrici di gravi malattie genetiche. – 3.5. La corporalità della donna e il suo investimento fisico ed emotivo in relazione all’irrevocabilità del consenso maschile all’impianto degli embrioni. – 4. La rettificazione del sesso. – 5. La medicina di genere.