Le concessioni demaniali marittime sono state un tema caldo nel panorama politico italiano sin dall’emanazione della direttiva 2006/123/CE (cd. direttiva Bolkestein). Il governo e il parlamento, infatti, non hanno mai provveduto a conformare l’ordinamento italiano all’art. 12 di detta direttiva prevedendo delle procedure di gara per l’assegnazione delle concessioni. Nonostante le spinte da parte della Commissione Europea, il vero punto di rottura è stato raggiunto con le sentenze dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato nn. 17 e 18 del 2021, mediante le quali si è cercato di porre la parola fine alla prassi ormai granitica delle proroghe generalizzate. Nonostante il chiaro monito del Consiglio di Stato, il legislatore italiano ha comunque provveduto a prorogare nuovamente le concessioni balneari senza prevedere nulla relativamente alla loro messa a gara. Il quadro si è poi ulteriormente complicato a causa dell’intervento della Corte di cassazione, la quale ha annullato la sentenza n. 18/2021 per un motivo meramente procedurale legato all’estromissione degli interventori dal giudizio, e dell’apertura di una nuova procedura di infrazione da parte della Commissione europea. Nel contesto confuso e stratificato che si prospetta, i diritti degli operatori economici che vogliano accedere al settore risultano evidentemente compromessi: solo un intervento legislativo chiaro e organico può realmente trovare una soluzione al contrasto con il diritto europeo e scongiurare così la prosecuzione della procedura di infrazione. Rimane quindi da chiedersi cosa ne sarà della disciplina delle concessioni balneari per gli anni a venire, sia in un’ottica di tutela della concorrenza, sia in relazione alla posizione giuridica di tutti i soggetti interessati.
Durata delle concessioni demaniali marittime e acquisizione al demanio delle opere non amovibili: indennizzi all'orizzonte? / F.S. Duranti. ((Intervento presentato al convegno I regimi di autorizzazione tra diritto europeo e diritto italiano: i problemi di attuazione della Direttiva 2006/123/CE tenutosi a Heidelberg nel 2024.
Durata delle concessioni demaniali marittime e acquisizione al demanio delle opere non amovibili: indennizzi all'orizzonte?
F.S. Duranti
2024
Abstract
Le concessioni demaniali marittime sono state un tema caldo nel panorama politico italiano sin dall’emanazione della direttiva 2006/123/CE (cd. direttiva Bolkestein). Il governo e il parlamento, infatti, non hanno mai provveduto a conformare l’ordinamento italiano all’art. 12 di detta direttiva prevedendo delle procedure di gara per l’assegnazione delle concessioni. Nonostante le spinte da parte della Commissione Europea, il vero punto di rottura è stato raggiunto con le sentenze dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato nn. 17 e 18 del 2021, mediante le quali si è cercato di porre la parola fine alla prassi ormai granitica delle proroghe generalizzate. Nonostante il chiaro monito del Consiglio di Stato, il legislatore italiano ha comunque provveduto a prorogare nuovamente le concessioni balneari senza prevedere nulla relativamente alla loro messa a gara. Il quadro si è poi ulteriormente complicato a causa dell’intervento della Corte di cassazione, la quale ha annullato la sentenza n. 18/2021 per un motivo meramente procedurale legato all’estromissione degli interventori dal giudizio, e dell’apertura di una nuova procedura di infrazione da parte della Commissione europea. Nel contesto confuso e stratificato che si prospetta, i diritti degli operatori economici che vogliano accedere al settore risultano evidentemente compromessi: solo un intervento legislativo chiaro e organico può realmente trovare una soluzione al contrasto con il diritto europeo e scongiurare così la prosecuzione della procedura di infrazione. Rimane quindi da chiedersi cosa ne sarà della disciplina delle concessioni balneari per gli anni a venire, sia in un’ottica di tutela della concorrenza, sia in relazione alla posizione giuridica di tutti i soggetti interessati.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Programma_Dialoghi230523.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Altro
Dimensione
140.11 kB
Formato
Adobe PDF
|
140.11 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.