In «Lakmé» sembrano convergere tutti i miti e i luoghi comuni dell’esotismo tardo ottocentesco, sostenuti da un linguaggio poetico e musicale adatto a creare l’illusione della lontananza geografica e culturale. Ma al di là dei procedimenti caratteristici di un orientalismo artificiale, l’opera mostra un solido impianto drammaturgico, nel quale gli stilemi linguistico-musicali – che non aspirano all’autenticità etnografica – rivestono un ruolo fondamentale nel delineare quell’opposizione tra culture e quell’esistenza di una diversa realtà psicologica che stanno all’origine del conflitto drammatico centrale.
Seduzioni d’Oriente: «Lakmé» di Léo Delibes / C. Toscani - In: Bühnenklänge. Festschrift für Sieghart Döhring zum 65. Geburtstag / Thomas Betzwieser et al. ; [a cura di] Th. Betzwieser. - München : Ricordi, 2005. - ISBN 3931788962. - pp. 251-264
Seduzioni d’Oriente: «Lakmé» di Léo Delibes
C. ToscaniPrimo
2005
Abstract
In «Lakmé» sembrano convergere tutti i miti e i luoghi comuni dell’esotismo tardo ottocentesco, sostenuti da un linguaggio poetico e musicale adatto a creare l’illusione della lontananza geografica e culturale. Ma al di là dei procedimenti caratteristici di un orientalismo artificiale, l’opera mostra un solido impianto drammaturgico, nel quale gli stilemi linguistico-musicali – che non aspirano all’autenticità etnografica – rivestono un ruolo fondamentale nel delineare quell’opposizione tra culture e quell’esistenza di una diversa realtà psicologica che stanno all’origine del conflitto drammatico centrale.File | Dimensione | Formato | |
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