Calmare le acque : Confini, alluvioni, risorse fluviali e interventi nella Lombardia spagnola

The severe droughts that have affected and are still affecting Europe, and the Po Valley in particular, now makes it difficult to think that devastating f loods have secularly characterised the river areas of those territories. Yet emergencies have occurred in recent times too, and the memory of past f loods of the river Po and its tributaries has not completely disappeared. After a brief examination of the state-of-the-art historiography on the topic, mainly in the field of Environmental History, this paper focuses on some episodes of water disaster management and prevention, mainly in the Po Valley area, between the 16th and 17th centuries. The analysis of the political, economic, and technological strategies put in place to tackle flooding events brings to light the interactions between the institutions involved at various levels: the lay and ecclesiastical bodies affected by the landscape changes; the cities and villages; and the people who were part of the various water institutions and who interacted with them. All these actors developed responses that must be read both in the framework of local relations and in the macro framework of the Spanish government of the Duchy of Milan. It was interested in the «riesgos del río Po» and in the various consequences that those risks, whether actual or imagined, brought with them in the dense context of central-northern Italy.

La drammatica siccità che ha colpito e va colpendo l’Europa e in particolare la pianura padana rende ormai difficile pensare che le catastrofi alluvionali abbiano secolarmente caratterizzato le aree fluviali di quei territori. Eppure non sono mancate emergenze recenti, né è venuta del tutto meno la memoria di storiche piene del fiume Po e dei suoi affluenti. Qui, al netto di una breve disamina della storiografia più aggiornata sul tema, in linea con le prospettive della Environmental History, ci si soffermerà su alcuni episodi di gestione e prevenzione del disastro idrico collocabili in ambito prevalentemente padano (lombardo-emiliano) tra Cinque e Seicento. L’analisi delle strategie politiche, economiche e tecnologiche messe in campo per arginare – è il caso di dire – eventi alluvionali e rotte dei corsi d’acqua rende infatti evidenti le dinamiche di interazione tra le istituzioni coinvolte a più livelli: gli enti laici ed ecclesiastici interessati dalle occasionali modifiche del paesaggio; le città e le comunità; le figure che fecero parte delle varie Magistrature alle acque e che con esse interloquirono. Tutti questi attori elaborarono risposte che vanno lette sia sul piano locale sia nel quadro macro del governo spagnolo del Ducato di Milano, assai interessato ai «riesgos del río Po» e alle conseguenze, soprattutto diplomatiche, logistiche e militari, che quei rischi, reali o paventati, portavano con sé nel contesto denso dell’Italia centro-settentrionale.