La millequarantottesima lettera

Alla fine di gennaio del 2020 – quando, a coronamento di un impegno durato più di dieci anni, lavoravamo a spron battuto alla redazione della mia edizione del Carteggio di Vincenzo Vela per la collana dei “Testi per la storia della cultura della Svizzera italiana” – Giampaolo Baragiola mi scriveva un po’ trafelato per avvisarmi che era emerso un altro documento che avrebbe a pieno titolo meritato un posto nella serie delle millequarantasette missive ordinate nell’epistolario veliano. Il 28 gennaio un collezionista privato aveva portato in Museo una bella lettera autografa di Vela del 30 marzo 1861, indirizzata a un certo Antonio Perucchi di Stabio, chiedendo se potesse essere di qualche utilità o interesse per gli studi sullo scultore.