La comunicazione intende esplorare il fenomeno migratorio all’interno dello spazio caraibico di espressione francese, rivolgendo maggiore attenzione alle migrazioni di tipo volontario. In La Panse du chacal (2004), Raphaël Confiant ripercorre le principali tappe che hanno condotto la popolazione indiana a raggiungere la Martinica e, all’interno della narrazione, introduce l’esperienza di un giovane istitutore proveniente dalla Francia metropolitana, Théophile. Il nuovo istitutore, a differenza della popolazione africana prima e indiana poi, decide liberamente di lasciare la Francia per portare a termine una missione: permettere alle popolazioni ormai libere dalla schiavitù di poter reintegrare l’umanità. La migrazione di Théophile si inserisce in un periodo storico particolarmente significativo nella storia dei Caraibi francofoni: l’abolizione della schiavitù avvenuta nel 1848. Per fronteggiare il numero crescente di discenti nelle scuole – ricordiamo che più della metà della popolazione aveva ottenuto lo statuto di “cittadini liberi” –, il governo repubblicano decide di fare appello agli istitutori francesi, che avrebbero così effettuato il servizio in uno dei possedimenti d’oltremare. Da questo punto di vista, l’esperienza di Théophile differisce dunque dalle forme di migrazione involontaria e semi-volontaria più conosciute all’interno degli studi letterari antillesi, che ben si dispiegano nel romanzo. Le sue idee repubblicane, a difesa di una scuola obbligatoria per tutti, susciteranno la derisione degli altri istitutori e, soprattutto, la collera dei proprietari dei campi di canna da zucchero. L’istruzione, infatti, avrebbe allontanato i giovani indiani dal lavoro nei campi, fonte principale dello sviluppo economico dell’isola. In questo modo si manifesta, all’interno del testo, una rigida opposizione che vede al centro i diritti di tutta la popolazione coloniale, con cui solo Théophile – attraverso la sua azione – è in grado di simpatizzare.

Saperi migranti: quando il libro osò sfidare la canna da zucchero. Lettura di La Panse du chacal di Raphaël Confiant / M. Lioi. ((Intervento presentato al convegno Alla fine del mondo e oltre tenutosi a Milano nel 2024.

Saperi migranti: quando il libro osò sfidare la canna da zucchero. Lettura di La Panse du chacal di Raphaël Confiant

M. Lioi
2024

Abstract

La comunicazione intende esplorare il fenomeno migratorio all’interno dello spazio caraibico di espressione francese, rivolgendo maggiore attenzione alle migrazioni di tipo volontario. In La Panse du chacal (2004), Raphaël Confiant ripercorre le principali tappe che hanno condotto la popolazione indiana a raggiungere la Martinica e, all’interno della narrazione, introduce l’esperienza di un giovane istitutore proveniente dalla Francia metropolitana, Théophile. Il nuovo istitutore, a differenza della popolazione africana prima e indiana poi, decide liberamente di lasciare la Francia per portare a termine una missione: permettere alle popolazioni ormai libere dalla schiavitù di poter reintegrare l’umanità. La migrazione di Théophile si inserisce in un periodo storico particolarmente significativo nella storia dei Caraibi francofoni: l’abolizione della schiavitù avvenuta nel 1848. Per fronteggiare il numero crescente di discenti nelle scuole – ricordiamo che più della metà della popolazione aveva ottenuto lo statuto di “cittadini liberi” –, il governo repubblicano decide di fare appello agli istitutori francesi, che avrebbero così effettuato il servizio in uno dei possedimenti d’oltremare. Da questo punto di vista, l’esperienza di Théophile differisce dunque dalle forme di migrazione involontaria e semi-volontaria più conosciute all’interno degli studi letterari antillesi, che ben si dispiegano nel romanzo. Le sue idee repubblicane, a difesa di una scuola obbligatoria per tutti, susciteranno la derisione degli altri istitutori e, soprattutto, la collera dei proprietari dei campi di canna da zucchero. L’istruzione, infatti, avrebbe allontanato i giovani indiani dal lavoro nei campi, fonte principale dello sviluppo economico dell’isola. In questo modo si manifesta, all’interno del testo, una rigida opposizione che vede al centro i diritti di tutta la popolazione coloniale, con cui solo Théophile – attraverso la sua azione – è in grado di simpatizzare.
22-mar-2024
Settore L-LIN/03 - Letteratura Francese
https://geolitterae.unimi.it/2024/02/29/convegno-alla-fine-del-mondo-e-oltre/
Saperi migranti: quando il libro osò sfidare la canna da zucchero. Lettura di La Panse du chacal di Raphaël Confiant / M. Lioi. ((Intervento presentato al convegno Alla fine del mondo e oltre tenutosi a Milano nel 2024.
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