L'otite media con effusione (OME) è la prima causa di ipoacusia nella popolazione pediatrica mondiale. Il trattamento dell’OME rappresenta una sfida molto complessa. Infatti, gli antibiotici sono generalmente sconsigliati, la miringotomia da sola produce solo un beneficio transitorio, mentre l'adenoidectomia non è generalmente raccomandata per i bambini di età inferiore a 4 anni in assenza di ostruzione nasale e adenoidite cronica. Attualmente, il posizionamento dei tubi timpanostomici rappresenta la soluzione migliore, sebbene tale procedura non sia esente da rischi (es. otorrea e perforazione della membrana timpanica). In questo contesto, la pandemia da COVID-19 ci ha permesso di evidenziare che nel periodo immediatamente successivo al lockdown la prevalenza di OME nei bambini al di sotto dei 12 anni (sono stati esaminati un totale di 932 mediante otomicroscopia, esame audiometrico e impedenzometria) è drasticamente diminuita rispetto al medesimo periodo pre-pandemia (-38,3%; IC 95%, da –43,8% a – 32,7%). La prevalenza di OME, valutata 2 e 3 anni dopo il lockdown (1094 bambini esaminati), al contrario, è tornata ai livelli pre-pandemici (p=0.93), confermando che il notevole calo percentuale osservato nel nostro ambulatorio è stato una conseguenza incidentale delle stringenti misure adottate per contenere la diffusione del SARS-CoV-2. Abbiamo anche osservato un tasso di risoluzione della malattia significativamente maggiore nei bambini con OME cronico che hanno interrotto la frequenza all’asilo nido per un periodo di 2 mesi rispetto a un sottogruppo simile che ha continuato a frequentare l’asilo nido (85.7% vs 32%, p<0.001). Questi risultati potrebbero suggerire che l'interruzione per un breve periodo della frequenza dell’asilo potrebbe essere una possibile alternativa alle terapie mediche o chirurgiche nel trattamento dell'OME cronica nei bambini.
Otite media con effusione nei bambini: nuove possibili strategie terapeutiche / M. Aldè, U. Ambrosetti, F. DI BERARDINO, D. Zanetti, L. Pignataro, G. Cantarella. ((Intervento presentato al 27. convegno SIOP tenutosi a Trieste nel 2024.
Otite media con effusione nei bambini: nuove possibili strategie terapeutiche
M. Aldè
Primo
;U. AmbrosettiSecondo
;F. DI BERARDINO;D. Zanetti;L. PignataroPenultimo
;G. CantarellaUltimo
2024
Abstract
L'otite media con effusione (OME) è la prima causa di ipoacusia nella popolazione pediatrica mondiale. Il trattamento dell’OME rappresenta una sfida molto complessa. Infatti, gli antibiotici sono generalmente sconsigliati, la miringotomia da sola produce solo un beneficio transitorio, mentre l'adenoidectomia non è generalmente raccomandata per i bambini di età inferiore a 4 anni in assenza di ostruzione nasale e adenoidite cronica. Attualmente, il posizionamento dei tubi timpanostomici rappresenta la soluzione migliore, sebbene tale procedura non sia esente da rischi (es. otorrea e perforazione della membrana timpanica). In questo contesto, la pandemia da COVID-19 ci ha permesso di evidenziare che nel periodo immediatamente successivo al lockdown la prevalenza di OME nei bambini al di sotto dei 12 anni (sono stati esaminati un totale di 932 mediante otomicroscopia, esame audiometrico e impedenzometria) è drasticamente diminuita rispetto al medesimo periodo pre-pandemia (-38,3%; IC 95%, da –43,8% a – 32,7%). La prevalenza di OME, valutata 2 e 3 anni dopo il lockdown (1094 bambini esaminati), al contrario, è tornata ai livelli pre-pandemici (p=0.93), confermando che il notevole calo percentuale osservato nel nostro ambulatorio è stato una conseguenza incidentale delle stringenti misure adottate per contenere la diffusione del SARS-CoV-2. Abbiamo anche osservato un tasso di risoluzione della malattia significativamente maggiore nei bambini con OME cronico che hanno interrotto la frequenza all’asilo nido per un periodo di 2 mesi rispetto a un sottogruppo simile che ha continuato a frequentare l’asilo nido (85.7% vs 32%, p<0.001). Questi risultati potrebbero suggerire che l'interruzione per un breve periodo della frequenza dell’asilo potrebbe essere una possibile alternativa alle terapie mediche o chirurgiche nel trattamento dell'OME cronica nei bambini.File | Dimensione | Formato | |
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