A partire dall’età carolingia nelle biblioteche prima della Francia, poi dell’area alpina e dell’Italia, si diffonde un trittico di commenti anonimi ai libri biblici che la tradizione attribuisce a Salomone: Proverbi, Ecclesiaste, Cantico dei Cantici. Queste esposizioni, chiaramente riconducibili a un’origine iberica, circolano in più redazioni, frutto di interventi di adattamento e ampliamento operati in più momenti e luoghi. In questo volume si ricostruisce per la prima volta l’articolata tradizione – spesso congiunta ma non solo – di questi commenti e si pubblica l’edizione critica (la princeps per i primi due) delle loro diverse redazioni, restituendo la comune identità a quelli che dai cataloghi e repertori apparivano testi isolati, oscurati dall’anonimato o da false attribuzioni. La storia dell’esegesi dei tre libri biblici può così arricchirsi di un tassello non trascurabile, come mostrano la dimensione e l’estensione geografica della tradizione manoscritta che ci ha tramandato questa costellazione di commenti.
In Parabolas Salomonis. In Ecclesiasten. In Canticum canticorum : Tre esposizioni ibericheEdizione critica a cura di] F. Favero, R. Guglielmetti. - Firenze : SISMEL Edizioni del Galluzzo, 2023. - ISBN 978-88-9290-280-0. (OPA. OPERE PERDUTE E ANONIME (SECOLI III-XV))
In Parabolas Salomonis. In Ecclesiasten. In Canticum canticorum : Tre esposizioni iberiche
R. GuglielmettiCo-primo
2023
Abstract
A partire dall’età carolingia nelle biblioteche prima della Francia, poi dell’area alpina e dell’Italia, si diffonde un trittico di commenti anonimi ai libri biblici che la tradizione attribuisce a Salomone: Proverbi, Ecclesiaste, Cantico dei Cantici. Queste esposizioni, chiaramente riconducibili a un’origine iberica, circolano in più redazioni, frutto di interventi di adattamento e ampliamento operati in più momenti e luoghi. In questo volume si ricostruisce per la prima volta l’articolata tradizione – spesso congiunta ma non solo – di questi commenti e si pubblica l’edizione critica (la princeps per i primi due) delle loro diverse redazioni, restituendo la comune identità a quelli che dai cataloghi e repertori apparivano testi isolati, oscurati dall’anonimato o da false attribuzioni. La storia dell’esegesi dei tre libri biblici può così arricchirsi di un tassello non trascurabile, come mostrano la dimensione e l’estensione geografica della tradizione manoscritta che ci ha tramandato questa costellazione di commenti.Pubblicazioni consigliate
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