Il decent work nel quadro costituzionale

The essay purports to trace a link between the personal foundation of work pursuant to Art. 1 of the Italian Constitution and the goal of Art. 35 of the Italian Constitution to grant a protection to “any form of work”, which, in its holistic dimension, is connected to the decent work paradigm. Subsequently, the A. investigates the guarantees in favor of workers accorded by Arts. 36-40 of the Italian Constitution and wonders whether those are applicable beyond the boundaries of employment. Finally, in relation to the right of self-employed workers to bargain collectively, the A. points out that the recent tensions between labour law and competition law in matter might be tempered through the recourse to the teleological, universalistic perspective of decent work.

Il contributo mira ad individuare un collegamento tra il principio personalistico di cui all’art. 1 Cost. e l’imperativo ex art. 35 Cost. di fornire una tutela al lavoro «in ogni forma e applicazione», il quale, nella sua proiezione olistica, costituisce l’addentellato più saldo del decent work all’interno della Costituzione italiana. In seguito, vengono prese in esame le garanzie previste a favore dei “lavoratori” negli artt. 36-40, inseriti nel titolo III Cost. dedicato ai rapporti economici, al fine di comprendere se tali guarentigie, di carattere individuale e collettivo, possano oggi estendersi – e con quali limiti – oltre il campo del lavoro subordinato. Con particolare riferimento alla libertà di organizzazione sindacale dei lavoratori autonomi ed alla contrattazione collettiva riguardante le relative prestazioni, si sostiene che le tensioni che si sono sul punto registrate tra il diritto del lavoro ed il diritto della concorrenza possono essere stemperate proprio abbracciando il canone e la prospettiva finalistica del decent work.