Prefazione

The book 'Un teatro necessario' comprises a lengthy reflection from 1987, in which Giorgio Strehler recounts the first eight years of the Piccolo Teatro's existence. This is done through a dialogue with a selection of texts and articles, some of which had never been published before, written between 1942 and 1945. This text presents the voice of a young intellectual reflecting on a country wounded by war. The language used is often ironic and sometimes scornful. Strehler, at the age of twenty, expresses hope for the innovations brought about by artistic movements born in the immediate post-war period, while also being critical of the closed and reactionary Italian cultural institutions. This volume presents a unique dual portrait of one of Italy's most celebrated directors. It captures both the perspective of the accomplished master reflecting on his past and that of the young idealist looking towards a future full of possibilities.

Il volume Un teatro necessario raccoglie una lunga riflessione del 1987, in cui Giorgio Strehler ripercorre i primi otto anni di vita del Piccolo Teatro, in dialogo con una selezione di testi e articoli – alcuni dei quali mai pubblicati prima – scritti tra il 1942 e il 1945. Sono testi in cui si sente nitida la sua voce di giovane intellettuale che medita su un paese ferito dalla guerra: spesso ironico, talora sprezzante, lo Strehler ventenne è speranzoso per le innovazioni portate dai movimenti artistici nati nell’immediato dopoguerra, tanto quanto critico nei confronti delle chiuse e reazionarie istituzioni culturali italiane. Questo volume ci offre così un ritratto inedito e doppio di uno dei più grandi registi italiani: del maestro consacrato, che si volge indietro al suo passato, e del giovane idealista, che fissa il domani con lo sguardo carico di possibilità.