The paper deals with the various aetiological traditions referring to Maius as the name of the month and its function and significance in the Roman calendar. It also considers them in the light of a recent linguistic eviden- ce: two inscriptions from the Faliscan sanctuary of Monte Li Santi – Le Rote document the cult of Fortuna and Minerva maia during the course of the 3rd century B.C. and the relationship of both deities with the femi- nine sphere and the passages to adulthood, marriage and procreation. In Narce maia is likely Minerva’s epiclesis to be interpreted as *mag-i̯ā «‘die Große, Alte, die Mutter’» according to her role, and may offer a datum consistent - in the context of the Romanization of ager Faliscus – with the ancient sources that explain Maius as the month of the senes, maiores natu with respect to the iuvenes associated with Iunius in the Romulean calendar.
Il contributo ripercorre le diverse tradizioni eziologiche riferite a Maius come nome del mese e alla funzione e al significato che riveste nel calen- dario romano. Li considera anche alla luce di un dato linguistico recente: due epigrafi dal santuario falisco di Monte Li Santi - Le Rote documen- tano il culto di Fortuna e Minerva maia nel III sec. a.C. e il rapporto che queste divinità hanno con la sfera femminile e il passaggio all’età adulta, al matrimonio e alla procreazione. A Narce, maia è probabile epiclesi di Minerva da interpretare come *mag-i̯ā «‘die Große, Alte, die Mutter’» in funzione del proprio ruolo e può offrire un dato coerente - nel contesto della romanizzazione dell’ager Faliscus - con le fonti antiche che spiegano Maius come mese dei senes, maiores natu rispetto agli iuvenes associati a Iunius nel calendario romuleo.
Maium Romulus tertium posuit cuius nomine inter auctores lata dissensio est (Macr. Sat. I, 12.16) : Qualche considerazione (ancora) sul nome del mese di maggio / L. Biondi (CONSONANZE). - In: Organizzare il tempo : Fasti, calendari e festività nell'Italia antica / [a cura di] F. Russo. - Prima edizione. - [s.l] : Milano University press, 2025 Feb. - ISBN 979-125-510-232-8. - pp. 89-121 (( convegno Organizzare il tempo. Fasti, calendari e festività nell'Italia antica tenutosi a Milano nel 2022.
Maium Romulus tertium posuit cuius nomine inter auctores lata dissensio est (Macr. Sat. I, 12.16) : Qualche considerazione (ancora) sul nome del mese di maggio
L. Biondi
2025
Abstract
Il contributo ripercorre le diverse tradizioni eziologiche riferite a Maius come nome del mese e alla funzione e al significato che riveste nel calen- dario romano. Li considera anche alla luce di un dato linguistico recente: due epigrafi dal santuario falisco di Monte Li Santi - Le Rote documen- tano il culto di Fortuna e Minerva maia nel III sec. a.C. e il rapporto che queste divinità hanno con la sfera femminile e il passaggio all’età adulta, al matrimonio e alla procreazione. A Narce, maia è probabile epiclesi di Minerva da interpretare come *mag-i̯ā «‘die Große, Alte, die Mutter’» in funzione del proprio ruolo e può offrire un dato coerente - nel contesto della romanizzazione dell’ager Faliscus - con le fonti antiche che spiegano Maius come mese dei senes, maiores natu rispetto agli iuvenes associati a Iunius nel calendario romuleo.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Russo_pdf_web.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Publisher's version/PDF
Dimensione
1.86 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.86 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.




