Vaccinazioni contro il Covid-19 obbligatorie per professionisti e operatori sanitari: l’Italia viola la Costituzione?

Italy finally has a new law (after the conversion of law decree 44/2021) about compulsory health treatment, a possibility provided by Constitution. Italy is the first country providing compulsory health treatment for health care workers, specifically mandatory vaccination. Different issues could raise up from this law and so the aim of this article is analyzing the most relevant law articles based on bounds drawn by art. 32 of Constitution and sentences enacted by Constitutional Court.

La possibilità di trattamenti sanitari obbligatori è prevista dalla Costituzione». Convertito dalla legge 28 maggio 2021 il Decreto Covid 44/2021! L’Italia fa da apripista all’obbligo vaccinale per gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario. Ma sorge spontaneo domandarsi, nel perimetro tracciato dall’art. 32 della Costituzione e dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale è sufficiente lo spazio per l’introduzione di un obbligo vaccinale? E proprio tale introduzione, il cui adempimento costituisce “requisito essenziale per l’esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative rese dai soggetti obbligati” e il cui inadempimento comporta sanzioni – quali l’assegnazione a mansioni differenti o la sospensione dalla retribuzione – consente di riflettere su profili di più ampio respiro. Pertanto, considerata la rilevanza della norma nell’attuale contesto emergenziale, si ritiene utile offrire di seguito un’analisi del testo normativo, nei suoi commi più significativi ed alla luce delle peculiarità emergenti.