Prendendo spunto dalle riflessioni di Walter Benjamin, questo contributo analizza l’esclusione sociale di cui sono vittime le popolazioni indigene del Chiapas (Messico), dove la condizione dei nativi è di estrema povertà e ignoranza e la loro esclusione non è solo economica, ma anche politica e culturale. Nella prospettiva di Benjamin, la disuguaglianza è causata dalle decisioni umane e non viene pertanto ritenuta un fatto naturale: ciò costituisce il presupposto per la modificabilità dell’ordine sociale e per l’eliminazione delle condizioni di ingiustizia culturale ed economica. In questo quadro, l’articolo concepisce la Philosophy for Children come un modo per raggiungere una società più giusta: prendendo spunto dalle sue stesse basi teoriche, l’autrice descrive infatti la Philosophy for Children nella sua dimensione di pratica comunitaria utile a superare la condizione di esclusione vissuta in particolare da donne e bambini. Sulla base di questi presupposti, l’autrice racconta così un’esperienza formativa rivolta a insegnanti che lavorano in piccole comunità scolastiche del Chiapas: questa esperienza ha mostrato come la Philosophy for Children possa educare in vista di un ordine sociale basato sulla giustizia e sulla solidarietà e sviluppare capacità intellettuali e sociali come la memoria e la compassione. Starting from Walter Benjamin’s philosophy, this paper analyses the social exclusion suffered by indigenous people of Chiapas (Mexico): there, natives live in extreme poverty and their exclusion is not only economic but also political and cultural. However, from Benjamin’s perspective inequality is not a natural fact but it is due to human decisions: from this standpoint, the social order can be modified and cultural and economic injustices can be eradicated. In this general framework, the paper describes Philosophy for Children as a way to build a more egalitarian society: starting from its theoretical premises, the paper characterizes Philosophy for Children as an useful social practice for poor and excluded women and children. On these assumptions, the author describes a training experience which involved school teachers of small Chiapas communities, showing in detail how Philosophy for Children can contribute to the building of a social order based on justice and solidarity and develop intellectual and social skills like memory and compassion.
Educazione e giustizia sociale. Il ruolo della comunità di ricercaIn: LESSICO DI ETICA PUBBLICA. - ISSN 2039-2206. - 2017:1(2017), pp. 42-50.Educazione e giustizia sociale. Il ruolo della comunità di ricercaIn: LESSICO DI ETICA PUBBLICA. - ISSN 2039-2206. - 2017:1(2017), pp. 42-50..
Educazione e giustizia sociale. Il ruolo della comunità di ricerca
N. Valenzano
2017
Abstract
Prendendo spunto dalle riflessioni di Walter Benjamin, questo contributo analizza l’esclusione sociale di cui sono vittime le popolazioni indigene del Chiapas (Messico), dove la condizione dei nativi è di estrema povertà e ignoranza e la loro esclusione non è solo economica, ma anche politica e culturale. Nella prospettiva di Benjamin, la disuguaglianza è causata dalle decisioni umane e non viene pertanto ritenuta un fatto naturale: ciò costituisce il presupposto per la modificabilità dell’ordine sociale e per l’eliminazione delle condizioni di ingiustizia culturale ed economica. In questo quadro, l’articolo concepisce la Philosophy for Children come un modo per raggiungere una società più giusta: prendendo spunto dalle sue stesse basi teoriche, l’autrice descrive infatti la Philosophy for Children nella sua dimensione di pratica comunitaria utile a superare la condizione di esclusione vissuta in particolare da donne e bambini. Sulla base di questi presupposti, l’autrice racconta così un’esperienza formativa rivolta a insegnanti che lavorano in piccole comunità scolastiche del Chiapas: questa esperienza ha mostrato come la Philosophy for Children possa educare in vista di un ordine sociale basato sulla giustizia e sulla solidarietà e sviluppare capacità intellettuali e sociali come la memoria e la compassione. Starting from Walter Benjamin’s philosophy, this paper analyses the social exclusion suffered by indigenous people of Chiapas (Mexico): there, natives live in extreme poverty and their exclusion is not only economic but also political and cultural. However, from Benjamin’s perspective inequality is not a natural fact but it is due to human decisions: from this standpoint, the social order can be modified and cultural and economic injustices can be eradicated. In this general framework, the paper describes Philosophy for Children as a way to build a more egalitarian society: starting from its theoretical premises, the paper characterizes Philosophy for Children as an useful social practice for poor and excluded women and children. On these assumptions, the author describes a training experience which involved school teachers of small Chiapas communities, showing in detail how Philosophy for Children can contribute to the building of a social order based on justice and solidarity and develop intellectual and social skills like memory and compassion.File | Dimensione | Formato | |
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