La Villa della Grotta a Sperlonga: la fase tardoantica alla luce delle recenti indagini archeologiche dell’Università di Milano

The recent investigations by the University of Milan, in the northern sector of the archaeological area of the Villa of Tiberius at Sperlonga, where an intact stratigraphy is still present, have brought to light two food ovens of successive phases and have led a reconsideration of the numerous structures intended for the preparation of foods located inside the villa, in use until late antiquity. The discovery of some lapides pedicini, reused in the last phase of the rooms in the sector explored, bears witness to the presence in the villa of machinery for processing agricultural products and makes the rustic function alongside the residential one, hitherto considered unique, highly probable. The investigated sector was abandoned in the first half of the 5th century, while the attendance of the villa continued in the following centuries.

Le recenti indagini dell’Università di Milano, che si sono concentrate nel settore settentrionale dell’area archeologica, dove è ancora presente una stratigrafia intatta, hanno rimesso in luce due forni alimentari di fasi successive, spingendo a una riconsiderazione delle numerose strutture destinate alla preparazione dei cibi individuabili all’interno della villa, in uso fino all’epoca tardoantica. La scoperta di alcuni "lapides pedicini", reimpiegati nell’ultima fase degli ambienti del settore esplorato, testimonia la presenza di macchinari per la lavorazione dei prodotti agricoli e, di conseguenza, l’esistenza di un settore rustico, mentre finora la villa era stata considerata solamente come residenziale. Il settore indagato viene abbandonato nella prima metà del V secolo, mentre la frequentazione della villa continua nei secoli successivi.