Il panorama legislativo nazionale soffre di scarse o quasi nulle omogeneità dispositive per una corretta e innovativa gestione degli spazi demaniali marittimi. Far fronte alle emergenze climatiche in atto, o per lo meno regolamentare e in parte contenere il progressivo sviluppo estrattivo del demanio costiero italiano, non rientra ancora a pieno titolo in un tipo di pianificazione territoriale e di progetto urbano capaci di ridurre gli impatti antropici negativi sugli ambienti naturali di costa. La discussione disciplinare in atto sofferma la propria attenzione su componenti di carattere amministrativo ed economico-gestionale del “bene coste”. La disamina complessiva di un inefficiente quadro normativo e l’assenza di innovazione in ambito pianificatorio porta a presupporre un progressivo aumento della compromissione degli ambienti costieri. Lo scritto protende verso l’individuazione di un campo di sperimentazione ancora da definire entro limiti fisici tutti da formulare, ma presupponendo la ridefinizione della portata concettuale, politica e materiale dello strumento “Piano dell’arenile”: a oggi, unico procedimento di pianificazione e di governance dell’intera linea di costa su tutto il territorio italiano.
Gradienti del progetto per le spiagge italiane / R. Baiocco, M. D'Ambros. - In: URBANISTICA INFORMAZIONI. - ISSN 0392-5005. - 306 s.i.(2022), pp. 588-590. (Intervento presentato al 13. convegno Giornata internazionale di studi Inu : Oltre il futuro: emergenze, rischi, sfide, transizioni, opportunità tenutosi a Napoli nel 2022).
Gradienti del progetto per le spiagge italiane
R. Baiocco
Co-primo
Writing – Original Draft Preparation
;
2022
Abstract
Il panorama legislativo nazionale soffre di scarse o quasi nulle omogeneità dispositive per una corretta e innovativa gestione degli spazi demaniali marittimi. Far fronte alle emergenze climatiche in atto, o per lo meno regolamentare e in parte contenere il progressivo sviluppo estrattivo del demanio costiero italiano, non rientra ancora a pieno titolo in un tipo di pianificazione territoriale e di progetto urbano capaci di ridurre gli impatti antropici negativi sugli ambienti naturali di costa. La discussione disciplinare in atto sofferma la propria attenzione su componenti di carattere amministrativo ed economico-gestionale del “bene coste”. La disamina complessiva di un inefficiente quadro normativo e l’assenza di innovazione in ambito pianificatorio porta a presupporre un progressivo aumento della compromissione degli ambienti costieri. Lo scritto protende verso l’individuazione di un campo di sperimentazione ancora da definire entro limiti fisici tutti da formulare, ma presupponendo la ridefinizione della portata concettuale, politica e materiale dello strumento “Piano dell’arenile”: a oggi, unico procedimento di pianificazione e di governance dell’intera linea di costa su tutto il territorio italiano.File | Dimensione | Formato | |
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