La moneta contrattuale

As a consequence of the recent developments of information technologies, in particular those based on «distributed ledgers», practice has highlighted the need – for the regulatory authorities and, more generally, for the courts – to operate a first attempt to qualify the so-called cryptocurrencies, protean digital assets on the framework of which doctrine and jurisprudence have had the opportunity to dialogue profitably. Therefore, the investigation aims to contribute to the open debate – which certainly had the merit of starting a discussion on completely unexplored interpretative problems – firstly by retracing the most relevant traits that marked the birth and development of the legal categories ascribable to the concept of money, to then analyze the analogies between these and the new manifestations of «digital autonomy» to which the net economy usually assigns an exchange function.

In conseguenza delle più recenti evoluzioni delle tecnologie dell’informazione, in parti- colare di quelle basate su «registri distribuiti», la prassi ha evidenziato la necessità – per le autorità di regolazione e, più in generale, per gli organi giurisdizionali – di operare un primo tentativo di qualificazione delle c.d. criptovalute, asset digitali proteiformi sull’in- quadramento dei quali dottrina e giurisprudenza hanno avuto l’occasione di dialogare pro- ficuamente. L’indagine vuole perciò contribuire al dibattito apertosi, che ha avuto certamente il pregio di avviare un confronto su problematiche interpretative del tutto inesplorate, anzi- tutto ripercorrendo i tratti più rilevanti che hanno caratterizzato la nascita e lo sviluppo delle categorie giuridiche ascrivibili al concetto di denaro, per poi esaminare le analogie che intercorrono tra queste e le nuove manifestazioni dell’«autonomia digitale» alle quali la c.d. net economy assegna una funzione di scambio