November 2020) The paper proposes a synthesis and a reflection on the topics addressed during the conference "The other side of publishing: the women of books and reading in the 20th century", organized by the Apice Center, with the collaboration of the Department of Historical studies of the University of Milan and the Arnoldo and Alberto Mondadori Foundation. On this occasion it was intended to shed light on the women's role in the publishing during the 20th century, especially on those figures who, often without leaving any apparent trace, as editors, illustrators, translators and librarians, played a far from secondary role in discovering authors, in promoting works, in curating collections and disseminating good practices, such as reading.The conference days, organized in five sessions, were divided by themes: "Editorial work"; "In the workshop of translators"; "Promoting reading"; "Drawing the book", and "Female militancy". The event was characterized by the heterogeneity and the multidisciplinary approach of the young researchers involved, who were able to let communicate different skills, related to gender studies, literary, artistic and historical, preferring, from the point of view of the method, the exploitation of archive sources, the identification of new types of documents and the experimentation of new working tools, like digital databases. This strategy led to the articulation of an intense program, full of insights and discussion, branched out from the main topics identified, such as the importance of memory, the autobiographical writings, the ongoing transformation of editorial work and the ability of women to create strong institutions.

Il saggio propone una sintesi e una riflessione circa le tematiche affrontate durante il convegno “L’altra metà dell’editoria: le professioniste del libro e della lettura nel Novecento”, organizzato dal Centro Apice, con la collaborazione del Dipartimento di studi storici dell’Università degli studi di Milano e della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori. In quest’occasione si è inteso far luce sul ruolo delle donne nell’editoria del Novecento, in particolare su quelle figure che, spesso senza lasciare traccia apparente, in qualità di redattrici, illustratrici, traduttrici e bibliotecarie, hanno avuto un ruolo tutt’altro che secondario nello scoprire autori e autrici, nel promuovere opere, nel curare collane e divulgare buone pratiche, come quella della lettura. Il convegno si è articolato in cinque sessioni tematiche: “Il lavoro editoriale”, “Nel laboratorio delle traduttrici”, “Promuovere la lettura”, “Disegnare il libro” e “Militanze femminili”. L’evento è stato caratterizzato dall’eterogeneità e dall’approccio multidisciplinare dei giovani ricercatori coinvolti, che hanno saputo far comunicare competenze diverse, legate agli studi di genere, letterari, artistici e storici, preferendo, dal punto di vista metodologico, la valorizzazione delle fonti di archivio, l’identificazione di nuovi tipi di documenti e la sperimentazione di nuovi strumenti di lavoro, come le banche dati digitali. Questa strategia ha portato all’articolazione di un intenso programma, ricco di approfondimenti e discussioni, ramificato dai principali temi individuati, come l’importanza della memoria, scritti autobiografici, la continua trasformazione del lavoro editoriale e la capacità delle donne di creare istituzioni a cui dare vita e solidità.

L’altra metà dell’editoria: le professioniste del libro e della lettura nel Novecento (Milano, 23-26 novembre 2020) / A. Cremascoli. - In: AIB STUDI. - ISSN 2239-6152. - 61:1(2021), pp. 129-140. [10.2426/aibstudi-13004]

L’altra metà dell’editoria: le professioniste del libro e della lettura nel Novecento (Milano, 23-26 novembre 2020)

A. Cremascoli
2021

Abstract

November 2020) The paper proposes a synthesis and a reflection on the topics addressed during the conference "The other side of publishing: the women of books and reading in the 20th century", organized by the Apice Center, with the collaboration of the Department of Historical studies of the University of Milan and the Arnoldo and Alberto Mondadori Foundation. On this occasion it was intended to shed light on the women's role in the publishing during the 20th century, especially on those figures who, often without leaving any apparent trace, as editors, illustrators, translators and librarians, played a far from secondary role in discovering authors, in promoting works, in curating collections and disseminating good practices, such as reading.The conference days, organized in five sessions, were divided by themes: "Editorial work"; "In the workshop of translators"; "Promoting reading"; "Drawing the book", and "Female militancy". The event was characterized by the heterogeneity and the multidisciplinary approach of the young researchers involved, who were able to let communicate different skills, related to gender studies, literary, artistic and historical, preferring, from the point of view of the method, the exploitation of archive sources, the identification of new types of documents and the experimentation of new working tools, like digital databases. This strategy led to the articulation of an intense program, full of insights and discussion, branched out from the main topics identified, such as the importance of memory, the autobiographical writings, the ongoing transformation of editorial work and the ability of women to create strong institutions.
Il saggio propone una sintesi e una riflessione circa le tematiche affrontate durante il convegno “L’altra metà dell’editoria: le professioniste del libro e della lettura nel Novecento”, organizzato dal Centro Apice, con la collaborazione del Dipartimento di studi storici dell’Università degli studi di Milano e della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori. In quest’occasione si è inteso far luce sul ruolo delle donne nell’editoria del Novecento, in particolare su quelle figure che, spesso senza lasciare traccia apparente, in qualità di redattrici, illustratrici, traduttrici e bibliotecarie, hanno avuto un ruolo tutt’altro che secondario nello scoprire autori e autrici, nel promuovere opere, nel curare collane e divulgare buone pratiche, come quella della lettura. Il convegno si è articolato in cinque sessioni tematiche: “Il lavoro editoriale”, “Nel laboratorio delle traduttrici”, “Promuovere la lettura”, “Disegnare il libro” e “Militanze femminili”. L’evento è stato caratterizzato dall’eterogeneità e dall’approccio multidisciplinare dei giovani ricercatori coinvolti, che hanno saputo far comunicare competenze diverse, legate agli studi di genere, letterari, artistici e storici, preferendo, dal punto di vista metodologico, la valorizzazione delle fonti di archivio, l’identificazione di nuovi tipi di documenti e la sperimentazione di nuovi strumenti di lavoro, come le banche dati digitali. Questa strategia ha portato all’articolazione di un intenso programma, ricco di approfondimenti e discussioni, ramificato dai principali temi individuati, come l’importanza della memoria, scritti autobiografici, la continua trasformazione del lavoro editoriale e la capacità delle donne di creare istituzioni a cui dare vita e solidità.
lavoro editoriale; ruolo delle donne nell'editoria; resoconti di conferenze
Settore M-STO/08 - Archivistica, Bibliografia e Biblioteconomia
2021
Article (author)
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