Il testo si propone di inquadrare l’azione di Frederick Hartt nell’Italia sconvolta dal secondo conflitto mondiale. Hartt, storico dell’arte statunitense che a conflitto concluso discusse a New York la propria tesi di dottorato su Giulio Romano, nel periodo dal 1942 al 1946 fu ufficiale dell’esercito degli Stati Uniti d’America nel “Monuments, Fine Arts, and Archives Program” (MFAA) e, per questo ruolo, ricevette la Bronze Star al Merito. Organizzò, poi, la struttura dei “Monuments Men” in Italia che permise di catalogare tutti i beni artistici e monumentali, il loro stato di conservazione e gli effetti delle distruzioni belliche, il riposizionamento di ciò che era ricollocabile a fini di tutela, fino al ritrovamento delle opere trafugate dai nazisti in fuga.
Frederick Hartt e l’organizzazione dei Monuments Men in Italia (1944-1945) / P. Rondelli. - In: NOVECENTO.ORG. - ISSN 2283-6837. - 15(2021), pp. 1-8. [10.12977/nov381]
Frederick Hartt e l’organizzazione dei Monuments Men in Italia (1944-1945)
P. Rondelli
Primo
2021
Abstract
Il testo si propone di inquadrare l’azione di Frederick Hartt nell’Italia sconvolta dal secondo conflitto mondiale. Hartt, storico dell’arte statunitense che a conflitto concluso discusse a New York la propria tesi di dottorato su Giulio Romano, nel periodo dal 1942 al 1946 fu ufficiale dell’esercito degli Stati Uniti d’America nel “Monuments, Fine Arts, and Archives Program” (MFAA) e, per questo ruolo, ricevette la Bronze Star al Merito. Organizzò, poi, la struttura dei “Monuments Men” in Italia che permise di catalogare tutti i beni artistici e monumentali, il loro stato di conservazione e gli effetti delle distruzioni belliche, il riposizionamento di ciò che era ricollocabile a fini di tutela, fino al ritrovamento delle opere trafugate dai nazisti in fuga.File | Dimensione | Formato | |
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