Una pedodiversità estremamente elevata è presente in pochi ettari su un altopiano carsico non glacializzato su Dolomia Principale nelle Prealpi Lombarde (Salmezza, Bergamo). La roccia è localmente arricchita in quarzo sabbioso ben cristallizzato, e non sono rilevabili altri minerali. Il clima dell'area è di tipo suboceanico, con >1500 mm di precipitazioni annue e una temperatura media di circa 6-8°C. Rendzic Leptosols e Phaeozems si sviluppano sui pendii più ripidi, Podzols, Cambisols e Luvisols nelle aree più pianeggianti, mentre orizzonti di Rhodic Luvisols/Lixisols (Terra Rossa) sono preservati in alcuni inghiottitoi chiusi e nel fondo delle doline. I Podzols sono sviluppati dove la sabbia quarzosa è abbondante nella roccia (circa 10-20% in volume). Abbiamo campionato 10 profili pedologici, su cui abbiamo misurato le proprietà chimiche/fisiche standard, abbiamo eseguito un'analisi elementare totale e degli elementi delle terre rare per calcolare i bilanci di massa e la perdita/arricchimento di elementi e determinare il materiale parentale, abbiamo osservato sezioni sottili ed eseguito analisi XRD su campioni di polveri e sulla frazione argillosa della maggior parte degli orizzonti pedogenici. La morfologia, la chimica, la composizione elementare, la tessitura e la mineralogia mostrano che molti suoli osservati sono policiclici, con strati associati a vari materiali parentali (dissoluzione di dolomia o loess pleistocenico) e caratterizzati da diversi processi pedogenetici che evidenziano età diverse. La geochimica degli orizzonti superficiali, compresi i Podzols e i Rendzic Leptosols/Phaeozems, apparentemente formati dalla dissoluzione di dolomia pura o ricca di quarzo, è stata influenzata da recenti apporti eolici (verosimilmente polvere sahariana), con effetti diversificati in base ai vari processi pedogenetici che agiscono localmente. La polvere sahariana, infatti, ha aumentato significativamente i contenuti di metalli e terre rare rispetto al substrato, anche nei suoli più giovani e meno alterati, influenzando anche la tessitura. Ciò è particolarmente evidente nel Podzol, in cui è stato possibile calcolare un apporto necessario di 86-146 kg/m2 di polvere sahariana durante l'Olocene per arricchire il suolo degli elementi e della frazione fine misurati. La quantità calcolata di polvere arrivata e trasformata in questi Podzols dalla fine del Periodo Umido Africano concorda con altri dati disponibili nella letteratura scientifica e può quindi essere considerata il valore normale per i suoli delle Alpi Meridionali.

Loess, dissoluzione della dolomia e apporti eolici olocenici come materiali parentali in un paesaggio carsico non glacializzato delle Alpi italiane (Salmezza, Bergamo) / M. D'Amico, E. Casati, M. Barcella, A. Cavallo, F. Previtali. ((Intervento presentato al convegno Workshop AIQUA: I paleosuoli: georisorse e strumenti per ricostruzioni paleoambientali, paleoclimatiche e geomorfologiche tenutosi a Rende (CS) nel 2024.

Loess, dissoluzione della dolomia e apporti eolici olocenici come materiali parentali in un paesaggio carsico non glacializzato delle Alpi italiane (Salmezza, Bergamo)

M. D'Amico
Primo
;
E. Casati
Secondo
;
F. Previtali
Ultimo
2024

Abstract

Una pedodiversità estremamente elevata è presente in pochi ettari su un altopiano carsico non glacializzato su Dolomia Principale nelle Prealpi Lombarde (Salmezza, Bergamo). La roccia è localmente arricchita in quarzo sabbioso ben cristallizzato, e non sono rilevabili altri minerali. Il clima dell'area è di tipo suboceanico, con >1500 mm di precipitazioni annue e una temperatura media di circa 6-8°C. Rendzic Leptosols e Phaeozems si sviluppano sui pendii più ripidi, Podzols, Cambisols e Luvisols nelle aree più pianeggianti, mentre orizzonti di Rhodic Luvisols/Lixisols (Terra Rossa) sono preservati in alcuni inghiottitoi chiusi e nel fondo delle doline. I Podzols sono sviluppati dove la sabbia quarzosa è abbondante nella roccia (circa 10-20% in volume). Abbiamo campionato 10 profili pedologici, su cui abbiamo misurato le proprietà chimiche/fisiche standard, abbiamo eseguito un'analisi elementare totale e degli elementi delle terre rare per calcolare i bilanci di massa e la perdita/arricchimento di elementi e determinare il materiale parentale, abbiamo osservato sezioni sottili ed eseguito analisi XRD su campioni di polveri e sulla frazione argillosa della maggior parte degli orizzonti pedogenici. La morfologia, la chimica, la composizione elementare, la tessitura e la mineralogia mostrano che molti suoli osservati sono policiclici, con strati associati a vari materiali parentali (dissoluzione di dolomia o loess pleistocenico) e caratterizzati da diversi processi pedogenetici che evidenziano età diverse. La geochimica degli orizzonti superficiali, compresi i Podzols e i Rendzic Leptosols/Phaeozems, apparentemente formati dalla dissoluzione di dolomia pura o ricca di quarzo, è stata influenzata da recenti apporti eolici (verosimilmente polvere sahariana), con effetti diversificati in base ai vari processi pedogenetici che agiscono localmente. La polvere sahariana, infatti, ha aumentato significativamente i contenuti di metalli e terre rare rispetto al substrato, anche nei suoli più giovani e meno alterati, influenzando anche la tessitura. Ciò è particolarmente evidente nel Podzol, in cui è stato possibile calcolare un apporto necessario di 86-146 kg/m2 di polvere sahariana durante l'Olocene per arricchire il suolo degli elementi e della frazione fine misurati. La quantità calcolata di polvere arrivata e trasformata in questi Podzols dalla fine del Periodo Umido Africano concorda con altri dati disponibili nella letteratura scientifica e può quindi essere considerata il valore normale per i suoli delle Alpi Meridionali.
8-feb-2024
Settore AGR/14 - Pedologia
Loess, dissoluzione della dolomia e apporti eolici olocenici come materiali parentali in un paesaggio carsico non glacializzato delle Alpi italiane (Salmezza, Bergamo) / M. D'Amico, E. Casati, M. Barcella, A. Cavallo, F. Previtali. ((Intervento presentato al convegno Workshop AIQUA: I paleosuoli: georisorse e strumenti per ricostruzioni paleoambientali, paleoclimatiche e geomorfologiche tenutosi a Rende (CS) nel 2024.
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