La lavorazione della seta prevede la rimozione della sericina, che rappresenta circa il 20-30% delle proteine presenti nel filamento grezzo. Questa proteina, rimossa mediante un trattamento a caldo in presenza di detergenti (la sgommatura), viene diluita in grandi volumi di acqua diventando uno scarto che richiede onerose procedure di depurazione. Alcune esperienze preliminari, oltre a considerazioni derivanti dalle caratteristiche chimico-fisiche della proteina, suggeriscono un suo possibile impiego in agricoltura come biostimolante. Partendo da queste considerazioni, è stato avviato uno studio su piante di vite rivolto all’analisi dei possibili effetti della sericina sulla capacità di crescita, sull’acquisizione dei nutrienti minerali e sulla capacità di risposta allo stress idrico. La scelta di studiare questi aspetti è legata al fatto che questa proteina ha mostrato la capacità di legare alcuni nutrienti minerali in forma cationica, oltre ad essere in grado di aggregarsi sulle superfici, quali quelle fogliari. Per l’aspetto nutrizionale, soluzioni allo 0,25% di sericina sono state somministrate al suolo, mentre per l’effetto durante lo stress idrico, il medesimo preparato è stato nebulizzato sulle foglie. Lo studio è stato condotto sulla cv. Chardonnay allevata in vaso in un substrato composto per il 30% di terriccio e il 70% di sabbia e sul portainnesto 196.17 (Vitis vinifera x Berlandieri) prodotto dai Vivai Rauscedo, allevato in vaso su un suolo a tessitura franco-argillosa e un pH moderatamente alcalino. Entrambi i genotipi sono stati allevati in serra su substrati fertilizzati e non, e in assenza o in presenza di sericina. Le prove hanno evidenziato che il trattamento con sericina aumentava la biomassa della parte aerea. Attraverso analisi ICP-MS e LC-UV si è quindi proceduto all’analisi ionomica al fine di investigare gli effetti sullo stato nutrizionale della pianta. L’induzione di stress idrico nella cv. Chardonnay evidenziava inoltre alcuni effetti positivi della sericina. Sebbene l’attività fotosintetica (An) e la traspirazione (gs) diminuissero progressivamente all’intensificarsi dello stress, in condizioni di medio stress nelle piante trattate con sericina il ΨH2O fogliare risultava meno negativo, suggerendo un effetto protettivo di questa proteina.

Effetti della sericina sulla crescita, sull’acquisizione dei nutrienti e nella risposta allo stress idrico in vite (Vitis spp L.) / C. Muratore, F. Tambone, B. Prinsi, L. Espen - In: Sinergie nel sistema suolo-pianta per la tutela dell'ambiente e la sicurezza alimentare / [a cura di] S. Paliaga, D. Pampinella, S.M. Muscarella, C. Lucia, O. Hmid. - [s.l] : Università degli studi di Palermo, 2023. - ISBN 978-88-940679-7-2. - pp. 19-19 (( Intervento presentato al 3. convegno SICA, SISS, SIPe : Il suolo, la pianta, l'ambiente : Sinergie nel sistema suolo-pianta per la tutela dell'ambiente e la sicurezza alimentare tenutosi a Palermo nel 2023.

Effetti della sericina sulla crescita, sull’acquisizione dei nutrienti e nella risposta allo stress idrico in vite (Vitis spp L.)

C. Muratore;F. Tambone;B. Prinsi;L. Espen
2023

Abstract

La lavorazione della seta prevede la rimozione della sericina, che rappresenta circa il 20-30% delle proteine presenti nel filamento grezzo. Questa proteina, rimossa mediante un trattamento a caldo in presenza di detergenti (la sgommatura), viene diluita in grandi volumi di acqua diventando uno scarto che richiede onerose procedure di depurazione. Alcune esperienze preliminari, oltre a considerazioni derivanti dalle caratteristiche chimico-fisiche della proteina, suggeriscono un suo possibile impiego in agricoltura come biostimolante. Partendo da queste considerazioni, è stato avviato uno studio su piante di vite rivolto all’analisi dei possibili effetti della sericina sulla capacità di crescita, sull’acquisizione dei nutrienti minerali e sulla capacità di risposta allo stress idrico. La scelta di studiare questi aspetti è legata al fatto che questa proteina ha mostrato la capacità di legare alcuni nutrienti minerali in forma cationica, oltre ad essere in grado di aggregarsi sulle superfici, quali quelle fogliari. Per l’aspetto nutrizionale, soluzioni allo 0,25% di sericina sono state somministrate al suolo, mentre per l’effetto durante lo stress idrico, il medesimo preparato è stato nebulizzato sulle foglie. Lo studio è stato condotto sulla cv. Chardonnay allevata in vaso in un substrato composto per il 30% di terriccio e il 70% di sabbia e sul portainnesto 196.17 (Vitis vinifera x Berlandieri) prodotto dai Vivai Rauscedo, allevato in vaso su un suolo a tessitura franco-argillosa e un pH moderatamente alcalino. Entrambi i genotipi sono stati allevati in serra su substrati fertilizzati e non, e in assenza o in presenza di sericina. Le prove hanno evidenziato che il trattamento con sericina aumentava la biomassa della parte aerea. Attraverso analisi ICP-MS e LC-UV si è quindi proceduto all’analisi ionomica al fine di investigare gli effetti sullo stato nutrizionale della pianta. L’induzione di stress idrico nella cv. Chardonnay evidenziava inoltre alcuni effetti positivi della sericina. Sebbene l’attività fotosintetica (An) e la traspirazione (gs) diminuissero progressivamente all’intensificarsi dello stress, in condizioni di medio stress nelle piante trattate con sericina il ΨH2O fogliare risultava meno negativo, suggerendo un effetto protettivo di questa proteina.
Settore AGR/13 - Chimica Agraria
2023
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