Introduzione: Il management chirurgico della cheratocisti odontogena (OKC) presenta una grande variabilità avente l'obiettivo di bilanciare la prevenzione delle recidive alla modalità chirurgica prescelta. Lo scopo di questa revisione della letteratura è quello di presentare le più recenti tecniche chirurgiche impiegate nel trattamento dell'OKC, evidenziandone i tassi medi di recidiva. Materiali e Metodi: La ricerca è stata condotta attraverso i database PubMed (MEDIINE) e Scopus utilizzando le seguenti keywords: "keratocyst”, "odontogenic cysts', "oral surgey","recurrence" e "surgical management". Sono stati presi in considerazione gli articoli pubblicati negli anni dal 2017 al 2022 e l'ultima ricerca è stata effettuata il17 agosto 2022. La ricerca primaria ha identificato 142 articoli e, a seguito dell’applicazione dei criteri di inclusione ed esclusione, 19 articoli sono stati inclusi e analizzati nella presente revisione. Risultati: Le modalità di trattamento accettate per I'OKC si possono suddividere in tecniche chirurgiche conservative e radicali. Tra le metodiche conservative, l'enucleazione (E) è consigliabile per tutte te OKC paracheratinizzate (OKCP)non sindromiche uniloculari con margini corticali intatti, senza comunicazione con la mucosa nasale e senza prossimità a strutture neurovascolari rilevanti, con un tasso medio di recidiva del 60%. Associando I'E all'ostectomia periferica (PO) i tassi di recidiva si riducono al26.7%. La cauterizzazione chimica con soluzione di Carnoy (CS), in associazione ad E, permette di ridurre il tasso di recidiva all6.7Yo, per le OKCP non sindromiche, al 25%, per le OKCP sindromiche, allo 0%, per le OKC ortocheratinizzate (OKCO). Eseguendo E + CS + p0 i tassi di recidiva variano dal4-3o/o, per le OKCP non sindromiche, allo 0%, per le OKCP sindromiche. Per le OKCP o OKCO di grandi dimensioni, con perforazioni corticali, comunicazioni naso-sinusali e/o multiloculari, è consigliabile eseguire una marsupializzazione, avendo un tasso di recidiva variabile dell'11.5%, per le OKCP non sindromiche, e del 23.1%, per le OKCP sindromiche, allo 0%, per le OKCO. Nelle OKC associate a perforazioni cutanee, lesioni multiloculari, perforazioni corticali multiple con grave riassorbimento osseo e/o fratture patologiche, è consigliabile valutare l'adozione di tecniche chirurgiche radicali, con un tasso di recidiva dello 0%. Conclusioni: L’JOKC, pur presentando alti tassi di recidiva, è una lesione benigna e nella maggior parte le metodiche conservative consentono di ottenere dei risultati soddisfacenti. Nei casi in cui le metodiche conservative non sono sufficienti o in presenza di un estesa distruzione ossea, è necessario ricorrere alle procedure radicali.
Tassi di recidiva delle tecniche chirurgiche impiegate nel trattamento della cheratocisti odontogena: Revisione della letteratura / M. Pellegrini, F. Pulicari, M. Rossi, U. Garagiola, F. Spadari. - In: DOCTOR. OS. - ISSN 1120-7140. - 33:9(2022), pp. 22-23. (Intervento presentato al 16. convegno Congresso Nazionale SIdCO tenutosi a Bardolino nel 2022).
Tassi di recidiva delle tecniche chirurgiche impiegate nel trattamento della cheratocisti odontogena: Revisione della letteratura
U. GaragiolaPenultimo
;F. SpadariUltimo
2022
Abstract
Introduzione: Il management chirurgico della cheratocisti odontogena (OKC) presenta una grande variabilità avente l'obiettivo di bilanciare la prevenzione delle recidive alla modalità chirurgica prescelta. Lo scopo di questa revisione della letteratura è quello di presentare le più recenti tecniche chirurgiche impiegate nel trattamento dell'OKC, evidenziandone i tassi medi di recidiva. Materiali e Metodi: La ricerca è stata condotta attraverso i database PubMed (MEDIINE) e Scopus utilizzando le seguenti keywords: "keratocyst”, "odontogenic cysts', "oral surgey","recurrence" e "surgical management". Sono stati presi in considerazione gli articoli pubblicati negli anni dal 2017 al 2022 e l'ultima ricerca è stata effettuata il17 agosto 2022. La ricerca primaria ha identificato 142 articoli e, a seguito dell’applicazione dei criteri di inclusione ed esclusione, 19 articoli sono stati inclusi e analizzati nella presente revisione. Risultati: Le modalità di trattamento accettate per I'OKC si possono suddividere in tecniche chirurgiche conservative e radicali. Tra le metodiche conservative, l'enucleazione (E) è consigliabile per tutte te OKC paracheratinizzate (OKCP)non sindromiche uniloculari con margini corticali intatti, senza comunicazione con la mucosa nasale e senza prossimità a strutture neurovascolari rilevanti, con un tasso medio di recidiva del 60%. Associando I'E all'ostectomia periferica (PO) i tassi di recidiva si riducono al26.7%. La cauterizzazione chimica con soluzione di Carnoy (CS), in associazione ad E, permette di ridurre il tasso di recidiva all6.7Yo, per le OKCP non sindromiche, al 25%, per le OKCP sindromiche, allo 0%, per le OKC ortocheratinizzate (OKCO). Eseguendo E + CS + p0 i tassi di recidiva variano dal4-3o/o, per le OKCP non sindromiche, allo 0%, per le OKCP sindromiche. Per le OKCP o OKCO di grandi dimensioni, con perforazioni corticali, comunicazioni naso-sinusali e/o multiloculari, è consigliabile eseguire una marsupializzazione, avendo un tasso di recidiva variabile dell'11.5%, per le OKCP non sindromiche, e del 23.1%, per le OKCP sindromiche, allo 0%, per le OKCO. Nelle OKC associate a perforazioni cutanee, lesioni multiloculari, perforazioni corticali multiple con grave riassorbimento osseo e/o fratture patologiche, è consigliabile valutare l'adozione di tecniche chirurgiche radicali, con un tasso di recidiva dello 0%. Conclusioni: L’JOKC, pur presentando alti tassi di recidiva, è una lesione benigna e nella maggior parte le metodiche conservative consentono di ottenere dei risultati soddisfacenti. Nei casi in cui le metodiche conservative non sono sufficienti o in presenza di un estesa distruzione ossea, è necessario ricorrere alle procedure radicali.File | Dimensione | Formato | |
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