Introduzione: La leucoplachia verrucosa proliferativa (PVL] è una forma refrattaria di leucoplachia ad aspetto multifocale, ad eziologia sconosciuta e ad alto tasso di trasformazione maligna. Ad oggi, non esiste un consenso generale sulla corretta gestione terapeutica di questa patologia. Lo scopo di questa revisione sistematica è quello di presentare le attuali evidenze riguardo il trattamento della PVL. Materiale e Metodi: La ricerca è stata condotta attraverso i database PubMed (MEDLINE/e Scopus utilizzando le seguenti parole chiave "clinical management", "Laser", "oral surgery", a proliferative verrucous leukoplakia" e "surgical treatment". Sono stati presi in considerazione gli articoli pubblicati negli anni dal 2012 al 2022 e l'ultima ricerca è stata effettuata il 17 agosto 2022. La ricerca primaria ha identificato 124 articoli e, a seguito dell'applicazione dei criteri di inclusione ed esclusione, 21 articoli sono stati inclusi e analizzati nella presente revisione. Risultati: La chirurgia escissionale rappresenta una delle modalità di intervento più utilizzata con un tasso medio di recidiva dell'85%. Tuttavia, essa offre la possibilità di classificare istologicamente la displasia e individuare precocemente la trasformazione maligna. La radioterapia e la chemioterapia possono essere incluse nel trattamento della PVL ma la letteratura è concorde sull'inefficacia di questi trattamenti. Ad oggi, la resezione chirurgica en-bloc è stata eseguita in un solò caso, prevenendone la recidiva. Tuttavia, un solo caso non è sufficiente per confermare il potenziale di questa modalità terapeutica e, stante le sue caratteristiche radicali e debilitanti, la resezione è accettabile solo in caso di trasformazione maligna con invasione ossea. L’ablazione mediante Laser a diodi (808 o 980 nm) oppure a CO, in associazione alla terapia fotodinamica (PDT) mediante acido 5-aminolevutinico, migliora la prognosi permettendo il trattamento di aree multifocali con un'assenza di recidiva compresa tra 2 e 12 anni. Infine, è stato evidenziato un effetto positivo dell'acido retinoico topico o sistemico, tuttavia, sono necessari ulteriori studi per valutare la sicurezza di questa molecola a causa dei frequenti effetti collaterali. Conclusioni: La PVL sembra essere resistente a molti tentativi di terapia con un'alta propensione alla displasia e alla malignità. Modalità di trattamento come la chirurgia, i retinoidi, le radiazioni e la chemioterapia non sembrano efficaci nel ridurre le recidive e la trasformazione maligna mentre la PDT e l’ablazione Laser risultano essere sicure, ben tollerate e sembrerebbero possedere un'efficacia sinergica contro la PVL, con periodi di follow-up elevati privi di recidive.
Trattamento della leucoplachia verrucosa proliferativa: Revisione sistematica della letteratura / M. Pellegrini, F. Pulicari, M. Bosotti, U. Garagiola, F. Spadari. - In: DOCTOR. OS. - ISSN 1120-7140. - 33:9(2022), pp. 23-23. (Intervento presentato al 16. convegno Congresso Nazionale SIdCO tenutosi a Bardolino nel 2022).
Trattamento della leucoplachia verrucosa proliferativa: Revisione sistematica della letteratura
U. GaragiolaPenultimo
;F. SpadariUltimo
2022
Abstract
Introduzione: La leucoplachia verrucosa proliferativa (PVL] è una forma refrattaria di leucoplachia ad aspetto multifocale, ad eziologia sconosciuta e ad alto tasso di trasformazione maligna. Ad oggi, non esiste un consenso generale sulla corretta gestione terapeutica di questa patologia. Lo scopo di questa revisione sistematica è quello di presentare le attuali evidenze riguardo il trattamento della PVL. Materiale e Metodi: La ricerca è stata condotta attraverso i database PubMed (MEDLINE/e Scopus utilizzando le seguenti parole chiave "clinical management", "Laser", "oral surgery", a proliferative verrucous leukoplakia" e "surgical treatment". Sono stati presi in considerazione gli articoli pubblicati negli anni dal 2012 al 2022 e l'ultima ricerca è stata effettuata il 17 agosto 2022. La ricerca primaria ha identificato 124 articoli e, a seguito dell'applicazione dei criteri di inclusione ed esclusione, 21 articoli sono stati inclusi e analizzati nella presente revisione. Risultati: La chirurgia escissionale rappresenta una delle modalità di intervento più utilizzata con un tasso medio di recidiva dell'85%. Tuttavia, essa offre la possibilità di classificare istologicamente la displasia e individuare precocemente la trasformazione maligna. La radioterapia e la chemioterapia possono essere incluse nel trattamento della PVL ma la letteratura è concorde sull'inefficacia di questi trattamenti. Ad oggi, la resezione chirurgica en-bloc è stata eseguita in un solò caso, prevenendone la recidiva. Tuttavia, un solo caso non è sufficiente per confermare il potenziale di questa modalità terapeutica e, stante le sue caratteristiche radicali e debilitanti, la resezione è accettabile solo in caso di trasformazione maligna con invasione ossea. L’ablazione mediante Laser a diodi (808 o 980 nm) oppure a CO, in associazione alla terapia fotodinamica (PDT) mediante acido 5-aminolevutinico, migliora la prognosi permettendo il trattamento di aree multifocali con un'assenza di recidiva compresa tra 2 e 12 anni. Infine, è stato evidenziato un effetto positivo dell'acido retinoico topico o sistemico, tuttavia, sono necessari ulteriori studi per valutare la sicurezza di questa molecola a causa dei frequenti effetti collaterali. Conclusioni: La PVL sembra essere resistente a molti tentativi di terapia con un'alta propensione alla displasia e alla malignità. Modalità di trattamento come la chirurgia, i retinoidi, le radiazioni e la chemioterapia non sembrano efficaci nel ridurre le recidive e la trasformazione maligna mentre la PDT e l’ablazione Laser risultano essere sicure, ben tollerate e sembrerebbero possedere un'efficacia sinergica contro la PVL, con periodi di follow-up elevati privi di recidive.File | Dimensione | Formato | |
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