L’intervento analizza il processo di reinvenzione della funzione sociale delle biblioteche pubbliche durante il Triennio Repubblicano, dedicando un’attenzione specifica all’area della Repubblica Cisalpina. In quali pratiche culturali si traduce il passaggio di questi depositi del sapere, creati per iniziativa della Chiesa, sotto l’egida della Nazione? L’analisi delle fonti d’archivio suggerisce che, se le istituzioni repubblicane organizzano delle cerimonie pubbliche per prendere possesso di questi spazi, di fronte al loro successivo abbandono da parte del potere centrale si delinea un movimento dal basso, di cui si rendono protagoniste le municipalità e i gruppi di cittadini, che esige la democratizzazione dello spazio bibliotecario in nome dei diritti garantiti dalla costituzione. Lo studio permette cosi di reinterrogare la forza e le modalità di riappropriazione del messaggio republicano nella Penisola, riflettendo nello stesso tempo sull’importanza della biblioteca in quanto spazio di educazione politica e di formazione delle identità democratiche.

La lettura, un diritto repubblicano? Nazionalizzazione e riappropriazione del sistema bibliotecario nell'Italia del Triennio / F. Dendena - In: Percorsi di storia tra rivoluzione e modernizzazione (16.-19. secolo) / [a cura di] C. Bazzani, L. Scavino. - Palermo : New Digital Frontiers, 2021. - ISBN 978-88-5509-255-5. - pp. 16-40

La lettura, un diritto repubblicano? Nazionalizzazione e riappropriazione del sistema bibliotecario nell'Italia del Triennio

F. Dendena
2021

Abstract

L’intervento analizza il processo di reinvenzione della funzione sociale delle biblioteche pubbliche durante il Triennio Repubblicano, dedicando un’attenzione specifica all’area della Repubblica Cisalpina. In quali pratiche culturali si traduce il passaggio di questi depositi del sapere, creati per iniziativa della Chiesa, sotto l’egida della Nazione? L’analisi delle fonti d’archivio suggerisce che, se le istituzioni repubblicane organizzano delle cerimonie pubbliche per prendere possesso di questi spazi, di fronte al loro successivo abbandono da parte del potere centrale si delinea un movimento dal basso, di cui si rendono protagoniste le municipalità e i gruppi di cittadini, che esige la democratizzazione dello spazio bibliotecario in nome dei diritti garantiti dalla costituzione. Lo studio permette cosi di reinterrogare la forza e le modalità di riappropriazione del messaggio republicano nella Penisola, riflettendo nello stesso tempo sull’importanza della biblioteca in quanto spazio di educazione politica e di formazione delle identità democratiche.
biblioteche; politiche culturali; Repubblica cisalpina
Settore M-STO/02 - Storia Moderna
2021
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