Variabilità spaziale pedologica e risposte produttive. Risultati preliminari di uno studio pedometrico ad elevato livello di dettaglio svolto a scala di appezzamento

Le procedure tradizionali adottate nella messa a punto delle carte podologiche, di tipo coroplectico, non prevedono alcuna stima della variabilità spaziale delle proprietà del suolo esistente all’interno delle singole unità cartografiche. Tale aspetto, qualora la variabilità sia invece tanto rilevante a scala di appezzamento da influire sulle risposte agronomiche, può limitare l’utilizzo di questo tipo di mappa in ambito agronomico-modellistico o di sviluppo di pratiche sito-specifiche. Lo studio ha inteso caratterizzare in maniera continua la variabilità spaziale dell’organizzazione degli orizzonti e delle proprietà pedoagronomiche di un suolo, a scala di appezzamento, attraverso le potenzialità offerte dall’analisi geostatistica e dalla modellazione tridimensionale assistita al computer. L’appezzamento oggetto di studio si estende su una superficie di circa 2 ha ed è situato nell’area di pertinenza dell’Azienda didattico-sperimentale “A.Menozzi” dell’Università degli Studi di Milano. I sondaggi sono stati effettuati con metodo sistematico ai nodi di una griglia di maglia rettangolare di 15 x 16,8 m, estraendo 77 carote di terreno georeferenziate, mediante un carotatore a parete singola di 230 cm di lunghezza e 12 di diametro. Sulle carote di terreno estratte si è proceduto alla descrizione morfologica ed al campionamento degli orizzonti; le informazioni estratte hanno permesso di costruire un modello tridimensionale del suolo rappresentante la geometria degli orizzonti. Attraverso il confronto di questa informazione con una serie storica di mappe di resa areica di mais (Zea mais L.) prodotte sull’appezzamento, si sono potute dedurre utili considerazioni nell’ottica di una gestione sito-specifica della diversa potenzialità produttiva del suolo.