In Italia l’ambito delle politiche sociali è sempre stato teatro di sperimentazioni di forme di ibridazione tra organizzazioni pubbliche e private. L’evoluzione e la mutazione dei rapporti tra questi principali soggetti sono state influenzate da una costante tensione tra il paradigma della competizione e quello della collaborazione. A partire dalle legge 328/2000 si è aperta una nuova stagione in grado di introdurre un vero e proprio cambiamento nell’implementazione delle politiche sociali promuovendo una maggiore collaborazione tra enti di natura diversa al fine di sviluppare un sistema di welfare condiviso imperniato su processi decisionali inclusivi. Si tratta di un percorso normativo che parte dalla legge 328/2000 e dal conseguente DPCM del 2001, fino ad arrivare all’art. 55 del Codice del Terzo Settore e alla promulgazione delle più recenti Linee guida ministeriali (DM 72/2021), in cui vengono individuati i percorsi di implementazione di coprogettazione e coprogrammazione. Adottare tali strumenti richiede di tenere in conto un alto grado di complessità che non riguarda solo la relazione tra attori di natura diversa – ognuno dotato di una propria “personalità” e cultura organizzativa – ma anche una serie di aspetti contrapposti tra loro che evidenziano il carattere multidimensionale delle pratiche collaborative. Il capitolo approfondisce dunque punti di forza, criticità, opportunità e sfide da tenere in considerazione guardando alla coprogettazione e alla coprogrammazione.

Coprogettazione e coprogrammazione tra teoria e prassi / A. Rita Guarna, F. Maino - In: Agire insieme : Coprogettazione e coprogrammazione per cambiare il welfare : Sesto Rapporto sul secondo welfare / [a cura di] F. Maino. - Milano : Percorsi di secondo welfare, 2023. - ISBN 9791280161369. - pp. 36-68

Coprogettazione e coprogrammazione tra teoria e prassi

F. Maino
Co-primo
2023

Abstract

In Italia l’ambito delle politiche sociali è sempre stato teatro di sperimentazioni di forme di ibridazione tra organizzazioni pubbliche e private. L’evoluzione e la mutazione dei rapporti tra questi principali soggetti sono state influenzate da una costante tensione tra il paradigma della competizione e quello della collaborazione. A partire dalle legge 328/2000 si è aperta una nuova stagione in grado di introdurre un vero e proprio cambiamento nell’implementazione delle politiche sociali promuovendo una maggiore collaborazione tra enti di natura diversa al fine di sviluppare un sistema di welfare condiviso imperniato su processi decisionali inclusivi. Si tratta di un percorso normativo che parte dalla legge 328/2000 e dal conseguente DPCM del 2001, fino ad arrivare all’art. 55 del Codice del Terzo Settore e alla promulgazione delle più recenti Linee guida ministeriali (DM 72/2021), in cui vengono individuati i percorsi di implementazione di coprogettazione e coprogrammazione. Adottare tali strumenti richiede di tenere in conto un alto grado di complessità che non riguarda solo la relazione tra attori di natura diversa – ognuno dotato di una propria “personalità” e cultura organizzativa – ma anche una serie di aspetti contrapposti tra loro che evidenziano il carattere multidimensionale delle pratiche collaborative. Il capitolo approfondisce dunque punti di forza, criticità, opportunità e sfide da tenere in considerazione guardando alla coprogettazione e alla coprogrammazione.
coprogettazione; coprogrammazione; pratiche collaborative; reti multiattore; terzo settore
Settore SPS/04 - Scienza Politica
2023
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